Nonostante fosse soggetto a un divieto di avvicinamento alla sua ex fidanzata, un giovane romano si è presentato a casa della ragazza, invitato da lei. Sarebbe stata infatti proprio l’c che gli ha chiesto di raggiungerla a casa per tentare di riprendere la loro relazione.
La scorsa notte, intorno all’una, i carabinieri di piazza Bologna hanno individuato il segnale del braccialetto elettronico del ragazzo, un 23enne di origine albanese, all’interno dell’abitazione della donna e sono intervenuti, arrestandolo in un appartamento di via Lorenzo il Magnifico a Roma. Questa mattina, il ragazzo è stato portato davanti al giudice a piazzale Clodio per l’udienza.
Roma, 4 mesi per un 23enne
Il giovane ha dichiarato durante l’udienza; “Mi ha detto che voleva incontrarmi, che prova ancora amore per me e che desiderava risolvere tutti i problemi,”. Le indagini dei carabinieri hanno rivelato che i due avevano pianificato l’incontro attraverso una conversazione in chat e avevano deciso di trascorrere insieme la notte. Sebbene l’incontro fosse consensuale, il 23enne ha comunque violato l’ordinanza restrittiva, motivo per cui il giudice ha confermato l’arresto. Al termine dell’udienza, l’imputato è stato condannato a 4 mesi di reclusione con rito abbreviato.
Il precedente
A fine luglio, durante i suoi frequenti scatti d’ira, un uomo di origine cubana ha aggredito verbalmente la compagna, facendola sentire colpevole ogni volta che lei cercava disperatamente aiuto, dicendole: “Chiami le guardie contro il padre di suo figlio?”
Le minacce erano anche di tipo psicologico e manipolativo, con affermazioni come: “Ti farò impazzire”, “Ti porterò via il bambino”, “Se stai con un altro, uccido te e lui”, “Nostro figlio non vedrà mai un altro uomo accanto a te”.
Gli agenti del commissariato di Tivoli hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari (gip) nei confronti di un venticinquenne di origine cubana. L’uomo è accusato di maltrattamenti in famiglia, aggravati dal fatto che la sua compagna è in avanzato stato di gravidanza. Gli è stato imposto il divieto di avvicinarsi a meno di 500 metri dall’ex compagna e dai luoghi che lei frequenta abitualmente. Inoltre, è stato stabilito l’uso del braccialetto elettronico e il divieto di contatto con lei attraverso qualsiasi mezzo di comunicazione, sia telefonico che digitale.