E’ stata negativa l’estate dei saldi a Roma. Tra il gran caldo e i cantieri sparsi ovunque i dati delle associazioni di categoria trovano conferma nelle parole di chi gira le strade del centro. In via Nazionale in tanti guardano le vetrine, ma gli acquisti sono pochissimi. Secondo alcuni i prezzi sono troppo alti, mentre gli esercenti puntano il dito contro le catene di franchising, che con sconti e promozioni durante l’anno depotenziano la stagione dei saldi. Ormai per reggere la concorrenza con il commercio on-line le catene di negozi offrono in continuazione sconti e promozioni, gli sconti estivi (ma anche quelli invernali) hanno perso la magia creata dall’attesa e dalla possibilità di trovare la grande occasione.
Per Confesercenti nel Lazio dovrebbe essere rispettata la regola secondo cui non si possono fare sconti nei 30 giorni precedenti i saldi, regola che però viene disattesa regolarmente. Un danno che riguarda tutti i settori, non solo quello dell’abbigliamento che rimane il principale e che penalizza soprattutto i negozi storici del Centro.
E poi c’è da considerare anche la chiusura di molti negozi: secondo Confartigianato a Roma sono sparite oltre 4mila attività negli ultimi 4 anni.