D’estate le liti, le aggressioni, i momenti di nervosismo sono all’ordine del giorno. Sarà il caldo, sarà la mal sopportazione di certe situazioni, ma spesso all’interno dei condomini scoppiano le liti tra vicini e coinquilini. In un caso ha rischiato anche di trasformarsi in tragedia. È successo a Roma, nel quartiere Ardeatino, in un appartamento che condividevano una 47enne nata in Romania e un 33enne venezuelano.
La donna, al culmine di una discussione, ha provato ad accoltellare il coinquilino e poi gli ha lanciato addosso una pentola con dell’acqua bollente provocandogli ustioni agli arti inferiori. Il 33enne è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Eugenio dove è stato medicato e dimesso: la prognosi è di 10 giorni. La donna romena nel frattempo è stata arrestata dalla polizia del distretto di Tor Carbone e dagli agenti del commissariato Colombo, con l’accusa di lesioni personali. All’arrivo degli agenti era visibilmente ubriaca. La 47enne è stata condotta davanti al giudice monocratico della quinta sezione penale del tribunale di piazzale Clodio per la convalida dell’arresto: ha detto di aver lanciato quella pentola rovente per difendersi da un’aggressione. Per la procura la donna mente e utilizza la scusa dell’aggressione subita.