Il vasto incendio che ha devastato l’area del pratone di Torre Spaccata a Roma sta mettendo in pericolo la vita di quattro soccorritori, feriti durante le operazioni di spegnimento. Le indagini preliminari hanno portato alla scoperta di inneschi per fuochi d’artificio vicino al punto di origine delle fiamme, sollevando l’ipotesi di dolo. I feriti, tra cui un caposquadra dei vigili del fuoco e tre volontari della protezione civile, sono stati trasportati in ospedale con ustioni estese e condizioni critiche. Le autorità stanno valutando tutte le piste possibili per determinare le cause dell’incendio.
Le circostanze dell’incendio e le prime ipotesi
L’incendio scoppiato nel pratone di Torre Spaccata si è rapidamente esteso a causa del vento forte, provocando danni ingenti alla vegetazione circostante.
Secondo le prime ricostruzioni, le fiamme potrebbero essere state appiccate intenzionalmente, poiché sul luogo sono stati rinvenuti inneschi per fuochi d’artificio.
Tuttavia, non si esclude che il rogo possa essere stato causato accidentalmente, magari da un mozzicone di sigaretta. Le forze dell’ordine stanno esaminando i filmati delle telecamere di sorveglianza presenti nell’area per raccogliere ulteriori prove e identificare eventuali responsabili.
Le condizioni dei feriti
I quattro soccorritori coinvolti nell’incendio stanno affrontando una dura battaglia per la vita. Il caposquadra dei vigili del fuoco, Marco Mariotti, di 51 anni, ha riportato le ustioni più gravi, coinvolgendo il 54% del corpo.
Gli altri tre feriti, volontari della protezione civile, hanno ustioni che variano dal 9% al 31% del corpo. Tutti sono stati trasferiti all’ospedale Sant’Eugenio, dove ricevono cure intensive.
Gli specialisti del centro grandi ustionati hanno pianificato diversi interventi chirurgici per rimuovere i tessuti necrotici e applicare innesti cutanei, al fine di migliorare le loro condizioni.
Le azioni delle autorità
In risposta all’incidente, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha annunciato l’avvio di un nuovo piano di interventi mirati a rafforzare la risposta agli incendi boschivi.
L’estate particolarmente calda e secca ha aumentato il rischio di incendi, rendendo essenziale una maggiore prevenzione e un utilizzo efficiente delle risorse disponibili. Le autorità locali e i vigili del fuoco stanno collaborando per migliorare la sorveglianza e la gestione del territorio, cercando di evitare che episodi simili possano ripetersi in futuro.
Il numero di incendi a Roma continua a crescere, con il 2024 che si avvicina rapidamente ai dati registrati negli anni precedenti. Fino ad ora, la città ha visto 590 incendi, un numero molto vicino ai 589 casi del 2022, un anno già considerato problematico per la frequenza di roghi.
Le autorità sperano di evitare di raggiungere il picco del 2017, quando si verificarono 868 incendi.