Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha recentemente discusso l’origine e la gestione degli incendi che hanno colpito la Capitale negli ultimi due mesi. In un’intervista al Corriere della Sera, Gualtieri ha evidenziato che molti degli incendi potrebbero essere stati appiccati intenzionalmente, con vari focolai che suggeriscono un’azione dolosa. La città, che affronta sfide legate al cambiamento climatico e alla gestione dei rifiuti, ha adottato misure straordinarie per contrastare il fenomeno, tra cui il rafforzamento delle risorse e l’uso di droni per il monitoraggio delle aree verdi. Il sindaco ha anche sottolineato il bisogno di maggiore supporto da parte del governo e delle forze dell’ordine.
Incendi a Roma: cosa ha detto Gualtieri
Roberto Gualtieri ha recentemente dichiarato che gli incendi potrebbero essere attribuiti a cause dolose, con numerosi focolai che si sono sviluppati contemporaneamente in diverse aree, suggerendo un’azione deliberata piuttosto che incidenti casuali.
”Non ho mai creduto nei complotti e voglio sperare che non sia così. Oltre a chi lo fa per interessi poco leciti, gli esperti mi dicono che ci sono piromani che appiccano gli incendi per il gusto di farlo” ha ammonito il sindaco.
“A Castel Romano l’incendio è divampato contemporaneamente in quattro punti molto lontani fra loro. Abbastanza per far pensare a degli inneschi. E anche al Pratone di Torre Spaccata, terreno di Cassa depositi e prestiti recintato, senza insediamenti abusivi e discariche”.
“Difficile immaginare un incendio scaturito dalla disattenzione o dall’incuria” ha aggiunto Gualtieri. “Il dolo non può essere escluso neanche per Ponte Mammolo e Monte Mario, ma in questo caso entrano in campo anche altri problemi endemici come lo sversamento illegale di rifiuti e gli insediamenti abusivi”.
Roma e il cambiamento climatico
Roma è particolarmente vulnerabile agli effetti del cambiamento climatico, un problema che il sindaco Gualtieri ha sottolineato con urgenza.
”Per questo abbiamo elaborato, tra i primi in Europa, una vera e propria strategia di adattamento ai mutamenti del clima, e credo che sia giunto il momento che tutti si rendano conto dell’enormità di quello che sta accadendo e della necessità di un impegno senza precedenti per aumentare la nostra resilienza” ha chiarito il sindaco.
“Sapendo che gli interventi strutturali di cui abbiamo bisogno richiedono anni e sono molto costosi, però indispensabili”.
Il ringraziamento a vigili del fuoco e Protezione Civile
Per affrontare l’emergenza incendi, Roma ha intrapreso azioni significative per potenziare le risorse disponibili.
”Roma è la città più estesa della Ue, è dodici volte più grande di Parigi. È anche la città più verde d’Europa, per due terzi della sua superficie, di cui solo una parte è pubblica” ha evidenziato Gualtieri. “Va da sé che non è facile essere sempre dappertutto e che servono più uomini e mezzi a partire dai vigili del fuoco, che lamentano da tempo di essere pesantemente sottorganico”.
“Voglio anzi ringraziarli, insieme ai volontari della Protezione civile, perché fanno un lavoro straordinario, come i quattro feriti ricoverati al Sant’Eugenio, a cui esprimo tutta la mia vicinanza a solidarietà” ha aggiunto il primo cittadino.
“Noi monitoriamo dodici grandi aree verdi con i droni. Abbiamo stanziato più fondi per la manutenzione straordinaria degli idranti stradali, potenziato il parco mezzi della Protezione civile. Ho chiesto al governo altre risorse. Anche la polizia locale in sei mesi ha svolto oltre 8.500 controlli su campi nomadi e insediamenti abusivi. Dai primi di giugno a oggi sono circa 400 gli interventi legati ad incendi”