A Roma un 35enne moldavo è stato arrestato con accuse gravissime: violenza sessuale, sequestro di persona, rapina e lesioni personali. L’uomo avrebbe aggredito la compagna il 14 agosto, chiudendola poi in casa dopo averla derubata. Gli agenti della Polizia di Tor Carbone sono intervenuti dopo la chiamata disperata della donna, riuscendo a liberarla con l’aiuto dei Vigili del Fuoco. Secondo il racconto della vittima, l’uomo, sotto l’effetto dell’alcol, l’avrebbe prima violentata e poi colpita al volto, rubandole la carta di credito prima di uscire di casa, lasciandola prigioniera. Trasportata all’ospedale Sant’Eugenio, la donna ha confermato le violenze, spiegando agli investigatori che gli abusi erano iniziati già a dicembre dell’anno precedente. Il giorno successivo, gli agenti hanno rintracciato l’aggressore in via Monte Bianco, trovandolo in possesso della carta di credito rubata e delle chiavi dell’appartamento dove la donna era stata rinchiusa. Il fermo è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria, che ha disposto la custodia cautelare in carcere presso Regina Coeli. Un caso drammatico, che riaccende i riflettori sulla piaga della violenza domestica, un fenomeno che continua a mietere vittime silenziose.