Il Lazio continua a distinguersi tristemente per l’alto numero di incidenti stradali, con ben 31 pedoni e 7 ciclisti uccisi dall’inizio del 2024. Roma si conferma al primo posto per il numero di incidenti, con 73 vittime registrate fino ad oggi, tra cui l’ultima in ordine di tempo, Francesca Di Ruberto, ex volto noto di “Non è la Rai”. L’osservatorio Asaps, che monitora costantemente la situazione a livello nazionale, ha segnalato che nel terzo fine settimana di agosto sono state 18 le vittime di incidenti stradali in Italia, un dato in calo rispetto alle 30 del weekend precedente. Tuttavia, la situazione resta grave, tanto che Sergio Toscano, rappresentante dell’Associazione nazionale familiari e vittime della strada (Aifvs), ha ribadito l’importanza di implementare misure più severe per contrastare questa piaga. Tra le proposte c’è la reintroduzione degli Autovelox, momentaneamente aboliti dal ministro Salvini, e l’introduzione della “patente a perdere“, un sistema che prevede la revoca della patente in caso di gravi e ripetute infrazioni. L’obiettivo è responsabilizzare gli automobilisti, riducendo così il numero di morti sulle strade. In questa direzione si muove anche la proposta di legge “Lazio strade sicure“, promossa da Alessio d’Amato, ex assessore alla sanità del Lazio, e dalla consigliera Marietta Tidei. La legge mira a dimezzare il numero di incidenti entro il 2030 e ad azzerare le vittime entro il 2050, attraverso una serie di interventi di prevenzione e educazione stradale, come l’introduzione di attraversamenti pedonali rialzati, corsi di guida sicura e servizi di trasporto dedicati ai giovani che frequentano le discoteche. La proposta ha già ricevuto il plauso dell’Aifvs, e si spera che possa essere approvata al più presto dal Consiglio regionale, trovando l’appoggio di tutte le forze politiche.