In seguito all’operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Roma, che ha portato all’arresto di diverse persone, tra cui il sindaco di Aprilia Lanfranco Principi, il Ministero dell’Interno ha incaricato la prefetta di Latina, Vittoria Ciaramella, di nominare una commissione di accesso per indagare su possibili infiltrazioni mafiose nel Comune. La commissione, composta da due viceprefetti e un gruppo di supporto, avrà tre mesi di tempo per esaminare l’attività amministrativa e verificare l’eventuale presenza di collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata. Al termine dell’indagine, il prefetto invierà una relazione dettagliata al Ministero dell’Interno.
Commissione d’accesso per l’operazione antimafia ad Aprilia
Il passo è avvenuto in seguito all’operazione antimafia condotta dalla DDA di Roma, culminata con l’arresto di diverse persone, incluso il sindaco Lanfranco Principi. La commissione avrà il compito di condurre un’indagine approfondita sull’attività amministrativa del Comune, verificando la presenza di eventuali influenze mafiose.
La nomina della commissione d’accesso ad Aprilia nasce dalla necessità di indagare su possibili legami tra gli amministratori locali e la criminalità organizzata di stampo mafioso. La commissione avrà tre mesi per raccogliere e analizzare informazioni rilevanti, con l’obiettivo di individuare eventuali elementi concreti che possano confermare l’esistenza di tali collegamenti.
Questa operazione si inserisce in un quadro normativo che prevede la possibilità, per il prefetto, di nominare una commissione composta da tre funzionari della pubblica amministrazione, i quali esercitano poteri di accesso e accertamento per conto del Ministero dell’Interno. La durata dell’indagine può essere estesa di altri tre mesi, se necessario.
Il processo di verifica e il ruolo del Prefetto
Al termine dei tre mesi di indagine, la commissione d’accesso dovrà presentare una relazione dettagliata al prefetto, che a sua volta consulterà il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, integrato con la partecipazione del procuratore della Repubblica.
Questo documento conterrà le conclusioni sulla presenza o meno di collegamenti tra il Comune di Aprilia e la criminalità organizzata. In base a queste risultanze, il prefetto potrà poi inviare una relazione finale al Ministero dell’Interno, che deciderà eventuali ulteriori azioni, tra cui lo scioglimento del consiglio comunale se emergessero prove di infiltrazioni mafiose.