Alla luce dei cambiamenti climatici in corso e per il forte caldo di questi giorni è arrivata una proposta da alcuni sindacati e associazioni che chiedono al ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, di valutare il cambiamento del calendario scolastico. La richiesta ha scatenato varie reazioni, comprese quelle dei genitori.
L’afa non permetterebbe, quindi, di iniziare le lezioni entro settembre, diventando un pericolo per bambine, bambini e adolescenti fragili e per gli insegnanti stessi. il Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei diritti umani ha scritto ad Annamaria Staiano, la presidente della Società Italiana di Pediatria, al presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri, Antonio D’Avino, e al presidente dell’Associazione Nazionale Pedagogisti, Maria Angela Grassi, chiedendo di esprimere un parere scientifico su quella che potrebbe essere un’opportunità di posticipare l’avvio dell’anno scolastico entrante.
Scuola, la proposta per modificare il calendario
Il Coordinamento aveva già chiesto precedentemente al ministro Valditara e alle Ragioni di considerare e valutare la possibilità di cambiare il calendario scolastico per cercare di evitare che si possano sentire poco bene le bambine, i bambini e gli adolescenti, a anche gli insegnanti.
In molte associazioni di genitori hanno, però, fatto notare che tre mesi di chiusura scolastica sono un periodo lungo. I centri estivi, ad esempio, già costano molto e si concentrano sulle famiglie che tra lavoro e impegni, non riescono a coprire tre mesi di vacanza.
Ed è per questa ragione che sono nate varie iniziative di raccolta firme per poter chiedere una modifica del calendario scolastico. La lunga pausa dalla scuola, secondo alcune associazioni, porta a moltiplicare le disuguaglianze, a favorire la perdita di competenze cognitive e, non da ultimo, relazionali.