E’ in programma in queste ore l’autopsia sul corpo di Dalvir Singh, il bracciante indiano di 54 anni trovato morto venerdì pomeriggio in un campo nella zona di Borgo Piave, alle porte della città di Latina.
La procura ha aperto un’inchiesta per comprendere se siano state adottate tutte le cautele necessarie per evitare il decesso, rispetto al quale al momento sembrerebbero non esserci dubbi che sia stato causato da un malore improvviso, probabilmente per il caldo. Per prassi è stato aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti. Ad indagare sono i carabinieri della compagnia di Latina e i tecnici Spresal, i quali hanno dato il via agli accertamenti per ricostruire con esattezza l’accaduto.
A scoprire il corpo riverso a terra, nei campi, è stato il titolare dell’azienda agricola di strada del Crocifisso, specializzata in silvicoltura, poco dopo le 17:00. Secondo le prime ricostruzioni, il bracciante, assunto con contratto regolare e con permesso di soggiorno, si era recato al lavoro per aprire l’impianto di irrigazione intorno alle 16:30. La morte del bracciante arriva a due mesi dal dramma di Satnam Singh, deceduto nelle campagne di Latina e lasciato esanime davanti casa con il braccio tagliato da un macchinario agricolo.