Razzismo a Roma, il prefetto Giannini pronto a sospendere partite

In risposta all’indignazione per il murale vandalizzato della campionessa Paola Egonu a Roma, il prefetto della Capitale, Lamberto Giannini, ha dichiarato che è pronto a sospendere le partite del campionato di calcio se dovessero essere esposti striscioni razzisti o discriminatori. Questa decisione è stata annunciata durante una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, organizzata in vista dell’inizio della nuova stagione calcistica. Alla riunione hanno partecipato le alte cariche delle forze dell’ordine, i rappresentanti del Comune di Roma Capitale e delle squadre di calcio Roma e Lazio.

Misure severe del prefetto in contrasto al razzismo

Durante la riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, il prefetto Lamberto Giannini ha sottolineato l’importanza di adottare misure rigorose per contrastare il razzismo e qualsiasi forma di discriminazione negli stadi.

La preoccupazione principale riguarda la possibile esposizione di striscioni che incitino alla violenza o che contengano espressioni discriminatorie, sia razziste che antisemite. Il prefetto ha chiarito che, qualora si verifichino episodi di questo genere, non esiterà a sospendere le competizioni sportive.

L’obiettivo è quello di inviare un forte messaggio di tolleranza zero verso comportamenti inaccettabili, che minano i valori fondamentali dello sport e della convivenza civile.

Collaborazione delle società sportive

Il prefetto ha richiesto un impegno attivo da parte delle società sportive, Roma e Lazio, nella prevenzione di episodi di discriminazione. Durante l’incontro, i rappresentanti delle due squadre si sono detti d’accordo con le misure proposte e hanno espresso la loro volontà di promuovere iniziative di sensibilizzazione tra i tifosi.

Tra le proposte discusse, vi è l’idea di realizzare specifici spot antidiscriminatori da trasmettere prima delle partite, oltre a un rafforzamento del codice etico delle società sportive. Queste iniziative mirano non solo a prevenire comportamenti discriminatori, ma anche a educare il pubblico e a diffondere una cultura del rispetto e dell’inclusione.

Il murale di Paola Egonu vandalizzato

Il murale dedicato a Paola Egonu, celebre pallavolista italiana, è diventato simbolo di inclusione e lotta al razzismo. Tuttavia, il recente atto vandalico che lo ha colpito ha suscitato grande indignazione a livello nazionale, spingendo le autorità a prendere provvedimenti ancora più decisi contro ogni forma di intolleranza.

L’intervento del prefetto Giannini si inserisce in questo contesto, sottolineando l’importanza di difendere i simboli e le persone che rappresentano la diversità e l’inclusione. Il messaggio lanciato è chiaro: Roma non tollererà atti di razzismo e discriminazione, e chiunque si renda protagonista di simili comportamenti dovrà affrontare conseguenze severe.



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