Nuovi sviluppi nella gestione dei rifiuti della Capitale. Sono state assegnate le gare per quattro impianti destinati al trattamento e al recupero dei materiali. I due biodigestori previsti avranno una capacità complessiva di 200.000 tonnellate all’anno, producendo sia compost che biometano. Questi impianti non solo ottimizzeranno la gestione dei rifiuti organici, ma forniranno anche biogas per alimentare i mezzi della flotta Ama, realizzando così un sistema di autonomia circolare.
I nuovi impianti per i rifiuti
Questi impianti rappresentano un passo significativo verso l’autosufficienza energetica per Ama, poiché il biogas prodotto potrà essere utilizzato per il funzionamento della flotta di mezzi, favorendo una gestione dei rifiuti più ecologica e sostenibile.
Allo stesso modo, i due impianti dedicati al recupero di carta e multimateriale (plastica, alluminio e vetro) avranno la capacità di trattare 200.000 tonnellate all’anno, suddivise equamente tra carta e multimateriale.
La realizzazione di questi impianti sarà in parte finanziata dal Comune di Roma, che ha già approvato un investimento di 141 milioni di euro. A questi fondi si aggiungeranno i 187 milioni previsti dal “Decreto Aiuti”, per un totale di 328 milioni di euro destinati alla costruzione delle nuove strutture.
I commenti
“Grazie a questi impianti potremo intercettare ingenti quantitativi di materiali organici, carta, plastica, metallo e vetro aumentando in modo significativo le percentuali di scarti avviati a riciclo” ha dichiarato Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale.
“Questo testimonia in modo concreto e inequivocabile il fatto che Roma crede nella raccolta differenziata che, con questo ulteriore step, compirà un importante balzo in avanti.”
Il presidente di Ama, Bruno Manzi, ha aggiunto: “Assieme a Roma Capitale siamo impegnati e convinti nel percorrere la strada che porterà la nostra città all’autosufficienza impiantistica e ad una gestione dei rifiuti che sia finalmente virtuosa e sostenibile in termini sia ambientali che economici.”
“Ringrazio l’amministrazione Capitolina per il sostegno costante e concreto a questa sfida” ha proseguito. “L’obiettivo è quello di una Capitale che diventi un modello di economia circolare in cui i materiali di scarto non siano più un problema ma una risorsa da immettere nuovamente nel circuito produttivo.”