Nel corso dell’anno accademico 2023/2024, la Regione Lazio si è distinta a livello nazionale per il supporto finanziario con le borse di studio per gli studenti universitari. Con un investimento di 179 milioni di euro, la regione ha distribuito borse di studio a circa 35.000 studenti, erogando anche oltre 6,5 milioni di euro per contributi alloggio a più di 2.700 beneficiari. Questa significativa iniziativa è stata sottolineata dall’assessora all’Università del Lazio, Luisa Regimenti, in risposta alle recenti polemiche riguardanti la chiusura estiva delle residenze universitarie, che avrebbe potuto lasciare senza alloggio circa 400 studenti. Tuttavia, la Regione e DiscoLazio hanno respinto tali accuse, affermando che i numeri riportati sono stati esagerati e che misure adeguate sono state messe in atto.
Stanziamenti record per le borse di studio nel Lazio
Il Lazio ha raggiunto un traguardo storico nell’ambito del diritto allo studio universitario. Con 179 milioni di euro stanziati per l’anno accademico 2023/2024, la regione ha offerto un sostegno finanziario senza precedenti a circa 35.000 studenti, rendendola la prima regione in Italia per fondi destinati alle borse di studio.
Inoltre, oltre 2.700 studenti hanno beneficiato del contributo alloggio, per un totale di più di 6,5 milioni di euro erogati. Questi numeri dimostrano l’impegno della Regione nel garantire l’accesso all’istruzione superiore, favorendo l’inclusione e la continuità degli studi per migliaia di giovani.
Le polemiche sulla chiusura delle residenze universitarie
Nei giorni scorsi, alcune associazioni universitarie e rappresentanti dell’opposizione hanno sollevato critiche riguardo alla chiusura estiva delle residenze universitarie nel Lazio, denunciando il rischio che circa 400 studenti potessero rimanere senza un tetto.
Tuttavia, il commissario straordinario di DiscoLazio, Giorgio Ciardi, ha smentito queste affermazioni, spiegando che il numero reale di studenti coinvolti è molto inferiore e che solo pochi di essi si trovano in situazioni irregolari.
Per coloro che avevano effettive necessità abitative durante il periodo di chiusura, la Regione ha predisposto un bando che ha messo a disposizione 419 posti. Anche l’assessora Regimenti è intervenuta, ribadendo che nessuno può pretendere un alloggio senza soddisfare i requisiti legali, definendo le polemiche come “pretestuose”.
Critiche alla gestione delle residenze universitarie
Nonostante le rassicurazioni della Regione e di DiscoLazio, il consigliere regionale del M5S, Valerio Novelli, ha criticato aspramente la gestione delle residenze universitarie da parte dell’amministrazione regionale.
Novelli ha definito “catastrofica” la gestione dell’assessora Regimenti e del commissario Ciardi, citando problemi precedenti come la presenza di infestazioni presso lo studentato di Valle Aurelia, che avevano già sollevato preoccupazioni tra gli studenti.
Il consigliere ha sottolineato l’importanza di trovare soluzioni abitative alternative con maggiore tempestività, soprattutto in vista della chiusura estiva delle residenze.
Pagamenti anticipati delle borse di studio
A dimostrazione dell’efficacia delle politiche messe in atto dalla Regione, l’assessora Regimenti ha sottolineato che i pagamenti delle borse di studio per l’anno accademico 2023/2024 sono iniziati già dal 3 luglio, con un anticipo significativo rispetto all’anno precedente.
Questo ha permesso a oltre 17.000 studenti di ricevere il supporto economico necessario con largo anticipo, riducendo le difficoltà finanziarie durante l’inizio dell’anno accademico.
Il numero record di domande pervenute, oltre 64.000, testimonia l’attrattività crescente del sistema universitario laziale, con la Regione che si impegna a garantire risposte adeguate e a espandere ulteriormente il diritto allo studio.