L’ha fatta franca tante, troppe volte, poiché era incinta, ma nonostante ciò colpiva ugualmente in metropolitana a Roma e anche a Milano. Gravidanze strumentali, che le hanno fin qui permesso di evitare il carcere. Con l’ultimo fermo, però, le cose sono cambiate per Ana Zahirovic, croata 31 enne: è stata arrestata e accompagnata a Rebibbia dove dovrà scontare 30 anni di reclusione. Un cumulo pena che equivale, in termini di contabilità criminale, ai 149 furti di cui la nomade è stata ritenuta responsabile e commessi nel corso degli ultimi 20 anni. Un lungo elenco di furti e furti aggravati, con strappo e l’aiuto di complici, che le sono costati qualche denuncia e alcuni tentativi di reclusione. Tentativi perché, alla fine, si scopriva che lei era incinta, e questo ha ritardato, di anni, la sua permanenza in carcere. Anche nella Capitale Anna Zahirovic si rende responsabile di furti aggravati e, in qualche caso, resistenza a pubblico ufficiale. I militari della stazione di Tor de’ Cenci hanno recuperato e arrestato la giovane nel campo di Castel Romano, dove era domiciliata, e infine l’hanno accompagnata nel carcere di Rebibbia.