Sono continuate per tutta la notte le operazioni di spegnimento e bonifica dell’area di Monte Mario dove ieri è divampato uno spaventoso incendio che ha portato all’evacuazione di alcune palazzine e della sede Rai. I residenti già in serata sono potuti rientrare nelle loro case, visto che il rogo è stato circoscritto ma ancora prosegue il lavoro dei caschi rossi. Alle prime luci dell’alba si è alzato sull’area anche l’elicottero della regione Lazio con a bordo il direttore delle operazioni di soccorso dei vigili del fuoco per una prima ricognizione e i successivi lanci.
Incendio Monte Mario, continuano operazioni spegnimento e bonifica: rientrate famiglie evacuate
L’impegno dei soccorritori nella notte si è concentrato in particolare nell’area di villa Mazzanti, sul versante orientale della collina dove hanno lavorato incessantemente 7 squadre dei pompieri. Oltre ai residenti di sei palazzi ieri sono state evacuate una quarantina di persone dall’osservatorio astronomico di Monte Mario e le sedi Rai nella zona, compresa quella storica di via Teulada con il personale fatto uscire in via precauzionale e trasmissioni sospese. La situazione è rientrata nella normalità in serata.
Restano in vigore le chiusure stradali sulla Panoramica, in via Romeo Romai e via Goiran. Riaperto il tratto di lungotevere chiuso ieri per permettere ai mezzi aerei di prelevare l’acqua dal Tevere.
L’accampamento abusivo nel parco di Monte Mario
Un incendio che potrebbe essere partito da un insediamento abusivo trovato nell’area della collina, in un punto sotto la panoramica che parte da piazzale Clodio. Non lontano dal primo intervento dei vigili del fuoco scattato ieri intorno alle 13.30 alle spalle della città giudiziaria.
Lo mostra il sindaco Roberto Gualtieri in un video pubblicato su Instagram e realizzato durante un sopralluogo nel parco di Monte Mario. Nelle immagini si vedono reti di letto, ciotole e altri materiali. “Questo è il punto dove molto probabilmente è stato appiccato l’incendio che è poi divampato su tutta la collina di Monte Mario. Ci sono i resti di un generatore elettrico e di quello che sembra essere un accampamento abusivo” dice Gualieri nel video aggiungendo che comunque “non si possono escludere altre ipotesi compresa quella del dolo”.
Visualizza questo post su Instagram