Diossine nell’aria nettamente sopra la norma dopo l’incendio che ha colpito la zona di Ponte Mammolo a Roma. Lo attestano i dati dell’Arpa Lazio che ha effettuato un monitoraggio della qualità dell’aria nell’area dove lo scorso 28 luglio è divampato il rogo. Secondo l’agenzia tra il 29 e il 30 luglio il valore rilevato di diossine è di 92 pg/m3, (Picogrammi per metro cubo), che secondo le soglie di sicurezza suggerite dall’Oms non dovrebbe attestarsi oltre gli 0.3 pg/m3. Il valore sui Pcb indica invece 2.200 pg/m3 a fronte di un range di ‘normalità’ oscillante tra 3 e 3000. Il dato sul benzo(a)pirene è ancora in corso di analisi.
Diossine dall’incendio a Ponte Mammolo, Gualtieri firma l’ordinanza
In base ai dati il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha quindi emesso una ordinanza che dispone alcuni divieti per l’area attorno all’incendio nel raggio di un chilometro e di raccomandazioni alla cittadinanza per chi vive nel raggio di 2 chilometri dal luogo del rogo. Il Campidoglio ricorda che ricorda che per ogni richiesta di chiarimenti, informazioni e interventi è possibile contattare la Sala Operativa della Protezione Civile di Roma Capitale, attiva H24, al numero verde 800 854 854.
Divieti e raccomandazioni
Nello specifico nel raggio di un chilometro dal fulcro dell’incendio, si ordina:
- Il divieto di raccolta per il consumo o la vendita degli alimenti di origine vegetale e animale;
- Il divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile;
- Il divieto di utilizzo dei foraggi e cereali destinati agli animali, raccolti nell’area individuata;
Alla cittadinanza presente o in transito nel raggio di due chilometri dalla zona dell’incendio, si raccomanda di:
- lavare e pulire accuratamente balconi e davanzali delle abitazioni;
- lavare bene, prima di consumarla, frutta e verdura coltivata in zona;
- lavare bene, prima di consumarlo, qualsiasi alimento conservato all’aperto;
- pulire i filtri, di climatizzatori e raffrescatori, secondo le modalità prescritte dai manuali di uso e funzionamento.
Si indaga per incendio colposo
Intanto la procura ha aperto un fascicolo per capire le cause del rogo divampato domenica lungo l’argine del fiume Aniena nella zona di Ponte Mammolo che ha distrutto alcune baracche ed ha portato all’evacuazione di circa 120 persone tra residenti e ospiti di un hotel. Al momento l’ipotesi è di incendio colposo. I pm di piazzale Clodio, coordinati dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, sono al lavoro per ricostruire, anche alla luce delle informative della polizia e dei vigili del fuoco, l’origine dell’incendio. Le fiamme sarebbero divampate in aree private.
Il sindaco Gualtieri parlando ai cronisti durante il sopralluogo per il rogo di ieri sulla collina di Monte Mario ha detto che “l’incendio di Ponte Mammolo è scoppiato all’interno del terreno privato, murato, rinchiuso”. Il sindaco secondo quanto riportato dall’Ansa ha aggiunto che vista l’entità dell’incendio sul quale è in corso un’inchiesta “ci saranno da verificare delle responsabilità eventuali dei proprietari del terreno all’interno dei quali c’è stato l’incendio”.