In questa calda estate non mancano i controlli negli stabilimenti balneari, la Guardia di Finanza ha passato al setaccio quelli della Tuscia. Più di un terzo dei lavoratori di questi stabilimenti, dei bar, dei ristoranti e delle aziende agricole è risultato irregolare. E più della metà dei 25 esercizi commerciali controllati dalle Fiamme gialle non ha rispettato la legge sull’emissione dei documenti fiscali.
Nel dettaglio, i finanzieri hanno scoperto 12 lavoratori in nero su un campione di 30 aziende controllate: per un imprenditore è stata anche chiesta la sospensione dell’attività a causa del numero elevato di dipendenti irregolari. L’inchiesta è proseguita anche sotto gli ombrelloni di Pescia Romana, con l’obiettivo di contrastare la contraffazione e la vendita di prodotti non sicuri da parte degli ambulanti abusivi. A Montalto di Castro sono state sequestrate delle calzature di un brand contraffatto, a Tarquinia ha preso invece il via il progetto “Spiagge Sicure”, ovvero una serie di controlli, in sinergia con la polizia locale, per la repressione dell’abusivismo commerciale.