Una vera e propria organizzazione dedita al traffico di droga è stata smantellata a Roma a seguito di un’operazione condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia. Nove persone sono finite in manette, accusate di traffico di droga. Cocaina, hashish e marijuana venivano distribuite su tutto il territorio di Roma: a capo dell’organizzazione un romano di 36 anni.
Roma, smantellata organizzazione dedita al traffico di droga
A seguito di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip, richiesta dalla Direzione Distrettuale Antimafia, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Roma hanno arrestato nove persone. Sei di queste sono romane, due provenienti dalla provincia di Reggio Calabria e una di origine romena, tutte già note alle forze dell’ordine.
L’operazione ha smantellato un’associazione a delinquere dedicata al traffico, alla detenzione e allo spaccio di stupefacenti nella capitale. L’organizzazione, con base operativa nella zona nord di Roma, manteneva contatti con gruppi criminali calabresi. Per sette degli arrestati è stata disposta la custodia cautelare in carcere, per uno gli arresti domiciliari e per l’ultimo l’obbligo di dimora.
Il capo dell’organizzazione, un 36enne romano già agli arresti domiciliari, si avvaleva della compagna per comunicare con i membri del gruppo, coordinando l’approvvigionamento e la distribuzione di cocaina, hashish e marijuana su tutto il territorio di Roma. I proventi venivano riciclati in una struttura ricettiva alle porte della città. Grazie alle indagini della Squadra Mobile di Roma, è stato possibile raccogliere prove significative contro gli indagati, rivelando la gravità e la ripetitività dei reati, nonché l’ingente quantità di stupefacenti trovati e movimentati. Pertanto, è stata emessa un’ordinanza restrittiva nei loro confronti.
Iniziata a giugno 2021 e conclusa ad agosto 2022, l’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, ha individuato le figure chiave dell’organizzazione e ha permesso di sequestrare oltre 100 kg di cocaina, hashish e marijuana. Nonostante l’uso di telefoni criptati da parte degli indagati per sfuggire ai controlli, le forze dell’ordine sono riuscite a portare a termine con successo l’operazione.