Momenti di paura per Enrico Testa, caporedattore di Rai Sport morso da un ragno violino mentre era a casa in giardino a Sacrofano comune a nord di Roma. La reazione del giornalista è stata però rapida e decisa. Una volta capito che a pungerlo sulla schiena era stato il ragno velenoso, è corso con la compagna dalla guardia medica che ha aspirato il veleno e prescritto i farmaci adatti al caso. E’ successo mercoledì scorso ed ora sta bene ed è pronto ad uscire.
Giornalista Rai morso in giardino dal ragno violino e la corsa dal medico: “Ora sto bene”
“Sono stato morso mercoledì verso mezzogiorno, in mezzo alle scapole – racconta all’Ansa il giornalista – Stavo nel giardino di casa, a torso nudo. Un dolore forte, come fosse un sottile cacciavite arroventato”. Dopo però nessun segno evidente ma solo qualcosa simile a “un brufolino”.
A far scattare l’allerta è stato proprio il ragno visto da Testa e la compagna. Così sono andati subito dalla guardia medica dove è oltre ad aspirare il veleno e alle medicine, il giornalista è stato informato sugli effetti del veleno: svenimenti, bruciore, vomito, diarrea. A questo si aggiunge “un prurito in tutto il corpo, fortissimo, mi sono fatto male a forza di grattarmi”.
Il ragno violino, come si riconosce
Il ragno violino – spiega la Asl Roma 3 in un vademecum diffuso un paio d’anni fa – è un aracnide appartenente alla famiglia delle Sicariidae, genere Loxosceles specie rufescens – di piccole dimensioni di colore bruno-giallastro. Si riconosce da una macchia di colore scuro la cui forma ricorda proprio quella di un violino che è presente sul cefalotorace, la parte anteriore del corpo, dove sono gli occhi. Il suo corpo raggiunge al massimo i 9 millimetri di lunghezza e con le zampe piuttosto lunghe le dimensioni arrivano ad un massimo di 4-5 centimetri.
Noto anche come ragno eremita, è un animale notturno che di giorno rimane rintanato in anfratti e fessure e in casa o in edifici pubblici può trovare riparo dietro a mobili, battiscopa, all’interno delle crepe dei muri. Tra gli habitat dove vive il ragno violino ci sono anche solai, scantinati e bagni. Nella stagione più calda – spiega la Asl Roma 3 – si può trovare anche negli spazi aperti in vicinanza delle abitazioni, come ad esempio nei giardini.
Le caratteristiche del morso
Il ragno violino non è aggressivo, quindi i morsi non sono molto frequenti e di solito si tratta di punture accidentali. Ma cosa succede in caso di morso? Inizialmente la cute non presenta alterazioni. Nelle ore successive può comparire una lesione arrossata con prurito, bruciore e formicolii che, nell’arco delle 48-72 ore successive, può ulcerarsi o infettarsi.
Nei casi più gravi – fortunatamente non molto diffusi – si parla più propriamente di loxoscelismo, una sindrome che si manifesta a livello cutaneo e sistemico indotta proprio dal veleno del ragno. In questo caso, i primi sintomi (febbre, nausea, dolori muscolari e/o articolari, cefalea) del loxoscelismo possono comparire già dopo 10-20 minuti dall’avvenuto morso. Si possono manifestare in soggetti predisposti reazioni allergiche.
Cosa fare in caso di puntura del ragno violino
In caso di puntura del ragno violino la Asl Roma 3 spiega che bisogna allertare il numero di emergenza e il Centro Antiveleni, soprattutto se i sintomi locali nelle ore successive compaiono e si aggravano. Lavare abbondantemente con acqua e sapone, senza utilizzare disinfettanti aggressivi; comprimere l’area morsa e – se sono coinvolti degli arti – mantenerli sollevati. Evitare di manipolare o incidere il sito in cui è presente il morso. Infine prestare attenzione alla comparsa di sintomi di qualsiasi tipo, avendo cura di monitorare l’evoluzione della lesione cutanea.