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Ater Roma, si dimette il commissario straordinario: il motivo

Giuseppe Zaccariello ha presentato le dimissioni dal ruolo di commissario straordinario dell’Ater provincia di Roma il 25 luglio. La comunicazione è stata inviata al presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e all’assessore alle Case popolari, Pasquale Cicciarelli. Zaccariello ha motivato la sua decisione spiegando che le attuali condizioni non permettono un’esecuzione ottimale del suo incarico. Le dimissioni giungono dopo mesi di turbolenze all’interno dell’ente, culminate con l’intenzione del governatore Rocca di revocare la nomina, spingendo così Zaccariello a precederlo con un passo indietro.

Le condizioni critiche dell’Ater

Nella lettera di dimissioni, Zaccariello ha delineato una situazione critica all’interno dell’Ater provincia di Roma. Il suo incarico, durato sette mesi, è stato segnato da gravi difficoltà.

Tra le principali problematiche, l’ex commissario ha evidenziato l’assenza dell’approvazione del bilancio di esercizio 2022 e l’incompletezza del bilancio di esercizio 2023.

Proprio il giorno delle sue dimissioni, Zaccariello ha ricevuto una bozza del bilancio 2023, con un incontro previsto con KPMG il 30 luglio 2024.

Oltre ai problemi di bilancio, l’ente non ha prodotto il fabbisogno del personale dal 2021, né programmato la spesa del personale in base ai parametri consentiti. La precaria situazione economico-finanziaria dell’Ater è un ulteriore fattore che ha contribuito alla decisione di Zaccariello di dimettersi.

Tensioni e conflitti interni

I problemi dell’Ater provincia di Roma non si limitano a questioni amministrative e finanziarie, ma includono anche conflitti interni significativi.

Zaccariello ha cercato di rimuovere dall’incarico di direttore generale Remo Pisani, nominato nel settembre 2023 dall’ex commissario Tony Brugnuolo.

Pisani aveva un contratto triennale fino al 2026, ma Zaccariello voleva che lasciasse il ruolo entro il 30 giugno 2024. Per questo, aveva fatto approvare una delibera a marzo fissando la scadenza del mandato di Pisani.

Battaglia legale al TAR

Remo Pisani, però, ha contestato la decisione ricorrendo al Tar e al tribunale del lavoro di Roma. Il Tar si sarebbe dovuto pronunciare il 17 luglio, ma Pisani ha presentato un nuovo ricorso il 12 luglio per annullare la delibera di marzo.

Nel frattempo, il 19 luglio, Zaccariello ha cercato di risolvere la questione rapidamente, sostenendo che il ricorso ordinario di Pisani significasse rinunciare a quello pendente al Tar del Lazio.

Con una delibera del 19 luglio, Zaccariello ha ritenuto risolto l’incarico di Pisani, nominando Paolo Ciampi, proveniente dall’Ater di Latina, come nuovo direttore generale.

Il 23 luglio, tuttavia, il Tar del Lazio ha pubblicato un’ordinanza accogliendo la richiesta di sospensione della delibera di marzo, stabilendo che Pisani deve rimanere in carica almeno fino al 18 dicembre 2024, data fissata per l’udienza di merito.

La decisione del governatore Rocca

Alla luce di queste tensioni interne e delle criticità gestionali, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, era pronto a ritirare la nomina di Zaccariello. Tuttavia, quest’ultimo ha deciso di dimettersi anticipatamente, citando le difficoltà operative come motivo principale. Nonostante la volontà di Rocca di mantenere una certa stabilità nei ruoli all’interno dell’ente, i conflitti e le problematiche dell’Ater hanno portato inevitabilmente alle dimissioni di Zaccariello.

Le dimissioni di Zaccariello rappresentano un ulteriore capitolo nella complessa gestione dell’Ater provincia di Roma, evidenziando la necessità di una ristrutturazione e di un intervento deciso per risolvere le criticità interne e garantire un funzionamento efficace dell’ente.

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