Oggi, 25 luglio, è la Giornata mondiale per la prevenzione dell’annegamento, una giornata istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità a seguito della Risoluzione dell’Onu del 2021 sulla prevenzione globale dell’annegamento.
Secondo le stime, in tutto il mondo si verificano ogni anno 372.000 decessi per annegamento, diventando quest’ultimo la terza causa di morte per evento traumatico non intenzionale nel mondo e responsabile del 7% di tutti i decessi legati a eventi traumatici. La cronaca, specialmente in estate, racconta continuamente di casi di persone che perdono la vita affogando, tanto è che i numeri parlano in media di 342 persone morte ogni anno in Italia per annegamento: i dati sono stati diffusi dall’Iss, l’Istituto Superiore di Sanità.
Annegamento, esistono soluzioni: basta prevenirle
La Giornata mondiale si celebra il 25 luglio di ogni anno e, come per tutte le ricorrenze, giornate come queste offrono lo spunto per approfondire un fenomeno poco conosciuto, ma che andrebbe prevenuto con regole, buone prassi e consigli utili. Infatti ogni Comune, nel proprio piccolo, oltre a rispettare regole e requisiti di sicurezza, ha in programma per questa data delle iniziative che possano offrire alla popolazione supporto informativo. Giornate mondiali come questa sono necessarie a sensibilizzare ed informare sulla necessità di prevenire gli annegamenti con incontri tra istituzioni e operatori, con dimostrazioni sulla sicurezza in spiaggia e sul primo soccorso.
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È importante ricordare, seppur forse banale, che esistono soluzioni a questo fenomeno ancora troppo radicato nella società: ogni soluzione proposta ha una strategia di prevenzione perché ogni annegamento è prevedibile. Ci sono troppi casi di morte del genere che non sono dovute solo ad una scarsa educazione all’acquaticità, ma a tanti altri motivi quali mancata chiusura o presenza di cancelli o porte vicino a piscine, scarsa attenzione alla segnaletica, malori.