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Termovalorizzatore, 13mila firme contrarie in Regione Lazio

Mercoledì 24 luglio l’Unione dei Comitati consegnerà la petizione contro il termovalorizzatore ai vertici della Regione Lazio. L’iniziativa, che ha già raccolto 13mila firme, punta a sollevare questioni ambientali e legislative di competenza regionale.

Una petizione per fermare il termovalorizzatore

L’opposizione al termovalorizzatore di Roma cresce, con l’Unione dei Comitati che ha raccolto 13.000 firme attraverso una petizione popolare. Questo mercoledì, 24 luglio, gli attivisti presenteranno il documento ai rappresentanti della Regione Lazio.

L’iniziativa mira a coinvolgere direttamente il presidente della Regione, Francesco Rocca, e il presidente del Consiglio regionale, Antonello Aurigemma, chiedendo di essere ascoltati su temi come la tutela delle risorse idriche e l’applicazione della legge regionale n.13/2019.

La consegna della petizione

La consegna della petizione si articolerà in due fasi distinte. La prima parte si svolgerà davanti agli uffici regionali di Garbatella dalle 9:30 alle 11:00. Successivamente, l’evento si sposterà alla sede della Regione Lazio, la Pisana, dalle 11:30 alle 13:00.

Gli attivisti hanno richiesto incontri con i capigruppo regionali per discutere le questioni sollevate dalla petizione, che include preoccupazioni ambientali e legislative legate all’articolo 13 del decreto legge n. 50/22.

L’opposizione dei Sindaci

Gli organizzatori della petizione sperano di ottenere il sostegno dei sindaci contrari al termovalorizzatore, invitandoli a partecipare all’iniziativa.

La presenza dei sindaci, secondo gli attivisti, potrebbe rafforzare significativamente la loro posizione e influenzare le decisioni della Regione Lazio. L’obiettivo è sollecitare la regione a utilizzare le proprie prerogative per intervenire nel processo decisionale e regolatorio riguardante il termovalorizzatore.

Procedura di realizzazione del termovalorizzatore

Nel frattempo, l’iter per la costruzione dell’impianto prosegue. Dopo l’apertura delle buste contenenti i documenti amministrativi relativi alla partecipazione al bando pubblico lo scorso maggio, la documentazione presentata da Acea Ambiente e altri partner è attualmente in fase di valutazione.

La Commissione dovrà analizzare gli aspetti economico-finanziari e tecnici del progetto, seguita dalla conferenza dei servizi e dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). Si prevede che queste fasi si concludano entro la fine dell’anno.

Tempistiche di completamento

Secondo il cronoprogramma indicato dal sindaco Gualtieri, l’impianto di termovalorizzazione dovrebbe essere operativo entro la fine del 2026 o all’inizio del 2027. Il cantiere, che avrà una durata di circa due anni, dovrebbe iniziare nell’autunno di quest’anno.

Questo tempismo significa che l’impianto non sarà pronto per il Giubileo del 2025, ma dovrebbe comunque entrare in funzione poco dopo, contribuendo alla gestione dei rifiuti di Roma.

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