I Carabinieri della Compagnia di Anzio hanno arrestato due individui in flagranza di reato per maltrattamenti in famiglia e violazione del divieto di avvicinamento. Gli arresti sono avvenuti in due circostanze separate e hanno coinvolto due uomini accusati di aver aggredito fisicamente le loro ex mogli. Le forze dell’ordine, intervenute prontamente, hanno raccolto prove sufficienti per procedere con gli arresti, garantendo la sicurezza delle vittime. Le donne avevano subito per anni violenze fisiche e psicologiche, portando a un intervento decisivo da parte dei Carabinieri.
Maltrattamenti subiti dal compagno a Anzio
Nel primo caso, una donna si è recata alla Stazione dei Carabinieri di Nettuno per denunciare anni di maltrattamenti subiti dal compagno. Le violenze, aggravate dall’abuso di alcol, erano diventate sempre più frequenti e gravi.
Negli ultimi episodi, l’uomo l’aveva aggredita fisicamente, causando un vistoso ematoma al ginocchio. Nonostante l’uomo si fosse allontanato, lasciando le chiavi di casa, la donna ha preferito tornare alla sua abitazione.
Il Comandante della Stazione dei Carabinieri ha mantenuto un contatto costante con la donna per rassicurarla e invitarla a chiamare immediatamente le forze dell’ordine nel caso in cui l’uomo fosse tornato.
In serata, l’uomo si è ripresentato con la scusa di recuperare i suoi effetti personali e ha ripreso a maltrattare la donna, anche alla presenza dei militari. Dopo aver calmato la situazione, i Carabinieri hanno trovato in possesso dell’uomo un coltello a serramanico. Le testimonianze e le prove raccolte, inclusi messaggi sul cellulare della vittima, hanno portato all’arresto dell’uomo, che è stato condotto alla casa circondariale di Velletri.
Il secondo arresto per maltrattamenti
La scorsa notte, la Centrale Operativa dei Carabinieri di Anzio ha ricevuto un segnale di allarme da un braccialetto elettronico anti-stalker. Una pattuglia è stata immediatamente inviata all’indirizzo della vittima, ma inizialmente non ha trovato nessuno.
I militari sono comunque entrati nel palazzo per chiedere informazioni alla donna, che ha dichiarato di non aver visto il suo ex marito.
Dopo circa venti minuti di ricerche nel condominio, i Carabinieri hanno trovato l’uomo nascosto su un pianerottolo al terzo piano. L’uomo, un 60enne italiano, è stato arrestato e sottoposto a giudizio con rito direttissimo, convalidato immediatamente.
Il braccialetto elettronico si è dimostrato uno strumento efficace per monitorare e prevenire ulteriori violazioni del divieto di avvicinamento.