In seguito del grave incendio scoppiato il 15 luglio 2024 presso l’azienda Farla, situata a Latina in via dei Monti Lepini km 51, il Sindaco ha emesso una terza ordinanza per proteggere la salute pubblica. Il rogo ha causato significative emissioni di fumo, rappresentando un potenziale pericolo per la popolazione locale. La ASL di Latina e l’ARPA hanno attivato misure precauzionali, come la chiusura delle finestre e la limitazione degli spostamenti, in attesa di risultati più dettagliati dalle analisi dei fumi. Questa ordinanza mira a integrare le disposizioni precedenti per garantire la massima sicurezza dei residenti e prevenire possibili rischi alla salute.

Descrizione dell’incendio alla Farla e interventi immediati

Il 15 luglio 2024, un incendio di vasta portata ha interessato l’Azienda Farla, richiedendo un immediato intervento delle Forze dell’Ordine e dei Vigili del Fuoco.

L’incendio ha causato gravi danni strutturali all’azienda e ha generato notevoli emissioni di fumo, che si sono diffuse nelle aree circostanti. La situazione ha destato preoccupazione tra i residenti, soprattutto perché le cause del rogo e i materiali coinvolti non sono ancora noti.

La ASL di Latina ha subito avvisato la popolazione dei potenziali pericoli derivanti dalle emissioni, mentre l’ARPA ha installato una centralina per l’analisi dei fumi. Questa centralina fornirà i primi risultati entro 24-36 ore, permettendo una valutazione più precisa dei rischi.

Nel frattempo, la ASL ha raccomandato, in via precauzionale, la chiusura di finestre e porte nelle abitazioni entro un raggio di 1 km dall’azienda e di evitare attività all’aperto non necessarie.

Misure precauzionali dopo l’incendio alla Farla

La nuova ordinanza prevede diverse misure per proteggere la salute pubblica. Oltre alla chiusura di finestre e porte, le autorità hanno consigliato di disattivare gli impianti di areazione forzata che immettono aria dall’esterno e di pulire o sostituire i filtri degli impianti di condizionamento.

Si raccomanda inoltre di evitare spostamenti inutili nell’area colpita e di mantenere chiuse tutte le aperture per prevenire l’ingresso di sostanze pericolose.

Per evitare ulteriori rischi, la popolazione deve lavare accuratamente con acqua le superfici esterne delle proprie abitazioni, evitando getti che possano rimettere in circolo le polveri depositate.

È vietato raccogliere, consumare e vendere prodotti vegetali come frutta e verdura coltivati entro il perimetro di 1 km dall’incendio, nonché prodotti di origine animale allevati nella stessa area. Inoltre, è imposto il divieto di effettuare pascoli itineranti e di mantenere gli animali da cortile in stabulazione chiusa.

Pubblicazione dell’ordinanza

L’ordinanza, immediatamente esecutiva, verrà pubblicata per 15 giorni all’Albo Pretorio e sul sito istituzionale del Comune di Latina. Sarà notificata a tutti gli esercizi pubblici e attività artigianali del comparto interessato.

La Polizia Locale e le Forze dell’Ordine effettueranno la dovuta vigilanza per garantire il rispetto delle disposizioni. Chiunque intenda contestare l’ordinanza può presentare ricorso al TAR Lazio entro 60 giorni o al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla notifica.