Un diplomatico yemenita, Tariq Mohammed Hussein, è stato arrestato in Olanda su mandato d’arresto europeo emesso dalla Procura di Roma. L’uomo, membro del corpo diplomatico dello Yemen, è accusato di aver trasportato ingenti quantità di droga utilizzando un’auto coperta da immunità diplomatica. L’arresto segue indagini approfondite che hanno portato alla luce un vasto traffico di sostanze stupefacenti orchestrato da un’organizzazione criminale. Hussein è accusato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga e di concorso in detenzione e trasporto di sostanze stupefacenti.
Trasportava droga a Roma, arrestato diplomatico
Le accuse contro Tariq Mohammed Hussein riguardano due specifici episodi di trasporto di droga.
Nel dicembre 2020, il diplomatico avrebbe consegnato cinque chilogrammi di cocaina a Fiano Romano. Successivamente, nel gennaio 2021, è stato coinvolto nel trasporto di cento chilogrammi di hashish a Roma.
Le indagini hanno rivelato che Hussein utilizzava un’auto con targa diplomatica per effettuare queste consegne, sfruttando l’immunità diplomatica per evitare i controlli delle forze dell’ordine.
Coinvolgimento con l’organizzazione criminale
Il reato di associazione per delinquere si configura in quanto Hussein faceva parte di una banda criminale capeggiata da Antonio Gala e dai fratelli Fabrizio e Simone Capogna. Questa organizzazione era dedita al traffico di droga su larga scala e operava in diverse regioni d’Italia.
Hussein non solo partecipava alle operazioni di trasporto, ma custodiva anche la droga nella sua residenza, dove conviveva con un cittadino brasiliano. Le indagini hanno permesso di smantellare parte della rete criminale, portando all’arresto di diversi membri del gruppo.
Dettagli delle indagini
Le indagini, durate un anno e mezzo, hanno coinvolto intercettazioni telefoniche e pedinamenti che hanno consentito di ricostruire le modalità operative della banda.
I giardinieri, utilizzati come copertura, nascondevano la droga nelle piante e nei vivai per eludere i controlli. Le forze dell’ordine hanno effettuato sette arresti durante questo periodo, smantellando una parte significativa dell’organizzazione.
Le intercettazioni hanno rivelato conversazioni dettagliate sui metodi di trasporto e le destinazioni della droga, permettendo di collegare Hussein direttamente alle operazioni criminali.
L’arresto di Hussein in Olanda è avvenuto grazie alla stretta collaborazione tra le autorità italiane e olandesi. La Procura di Roma ha emesso un mandato d’arresto europeo, facilitando l’azione delle forze dell’ordine olandesi.