In Italia mancano 60mila infermieri e presto ne serviranno altri 100mila per effetto dei prepensionamenti previsti nei prossimi 10 anni. Sono dati che fanno riferimento ad un’emergenza tra le più gravi vissute fino ad ora, un’emergenza della sanità italiana che è uscita dall’esperienza del Covid intaccata in vari aspetti. Per primo dal punto di vista morale.
Ancor prima della pandemia, però, il sistema sanitario non viveva di un’ottima salute: tra tagli e le forti difficoltà legate alle strategie di gestione politica del servizio sanitario nazionale, oggi la situazione è caratterizzata da numeri raccapriccianti, pensando al fatto che la sanità dovrebbe essere uno dei settori più a sostegno del cittadino.
Il problema della mancanza degli infermieri, si aggiunge alla ormai atavica questione dei sempre meno posti letto e questo rischia di mettere in pericolo la continuità operativa degli ospedali. Un problema che si aggrava ancor di più nei periodi estivi perché si devono fare i conti, oltre che con le “normali” carenze di organico, anche con gli effetti dei turni delle ferie. Questo comporta che spesso l’attività stessa dei reparti venga modificata per evitare eventuali paralisi o chiusure temporanee.
Sotto i riflettori ci sono anche le liste d’attesa: pochi giorni fa il governo ha varato un provvedimento che propone di incentivare economicamente i dipendenti a fare più ore di straordinario, mentre poco o nulla fa – per esempio – per investire su un effettivo potenziamento degli organici e delle dotazioni tecnologiche.
Sanità, il Policlinico Gemelli eccellenza per il Paese
Tutti aspetti che quindi ricadono su un fattore importante, ma molto spesso ignorato: la buona volontà dei lavoratori, in aggiunta a quelle che sono le disponibilità organizzative ed economiche delle strutture sanitarie. Le spalle dei lavoratori di questo settore sono abituate a carichi molto pesanti e a fare sacrifici sono tutti, anche coloro che lavorano per uno degli ospedali più prestigiosi in Europa: il Policlinico Gemelli.
Da poco ha compiuto 60 anni e di storia ne ha tanta da raccontare. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto qualche giorno fa al Quirinale una delegazione della Fondazione Policlinico Agostino Gemelli IRCCS, in occasione del 60° anniversario di attività del Policlinico. In questa occasione ha ricordato come questa struttura rappresenti un’eccellenza per il lavoro sin qui svolo. “Le indicazioni […] sottolineano anche nei numeri dell’attività della Policlinico Gemelli quanto sia divenuto punto di riferimento prezioso nel nostro Paese. Il numero dei ricoveri (100.000 in un anno) e il numero dei vari interventi nelle varie specialità, dimostrano non soltanto la dimensione del contributo fornito dal Gemelli alla salute ai nostri concittadini, ma anche alla fiducia che questi vi ripongono. Questa fiducia è la certificazione più efficace della qualità di quello che si svolge con l’attività.”