Un grave incendio ha colpito lo stabilimento della cooperativa Farla, specializzata nella distribuzione di medicinali e prodotti parafarmaceutici per numerose farmacie nella provincia di Latina e nel Lazio. L’incendio è scoppiato nel deposito situato in via dei Monti Lepini, alla periferia della città di Latina. Il fuoco ha generato una colonna di fumo nero visibile anche dal centro cittadino.
Le immagini dell’incendio a Latina
L’incendio di vaste proporzioni ha colpito nella serata di lunedì 15 luglio il magazzino della cooperativa Farla, struttura dedicata alla distribuzione di farmaci e articoli parafarmaceutici.
Le fiamme sono divampate rapidamente, rendendo difficile per i dipendenti gestire la situazione. Immediatamente è stato attivato il piano di evacuazione per garantire la sicurezza dei lavoratori.
Le squadre di vigili del fuoco sono intervenute sul posto poco dopo il segnale di emergenza, coadiuvati da pattuglie dei carabinieri e ambulanze del 118, per gestire l’emergenza e cercare di contenere l’incendio.
Interventi delle autorità
Al momento dell’incendio, l’area interessata dal rogo ospitava una grande quantità di farmaci e materiali parafarmaceutici, sollevando preoccupazioni circa la possibile emissione di sostanze chimiche nocive nell’aria.
Tuttavia, nella tarda serata, il Comune di Latina ha comunicato che il fuoco ha prevalentemente distrutto materiali di carta e cartone, con scarse possibilità che siano state rilasciate sostanze tossiche.
Le autorità competenti, tra cui la Prefettura e l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA) Lazio, stanno monitorando attentamente la situazione. Non sono stati segnalati incidenti gravi o rischi immediati per la salute pubblica. Tuttavia, il monitoraggio continua per garantire che non vi siano conseguenze a lungo termine per l’ambiente e la salute dei cittadini.
L’ordinanza del sindaco di Latina
Al mattino di martedì 16 luglio il Sindaco di Latina ha emesso un’ordinanza legata all’incendio verificatosi presso l’Azienda Farla in via dei Monti Lepini.
Le autorità sanitarie locali (ASL) e l’ARPA hanno indicato potenziali pericoli per la popolazione nelle aree circostanti. Di conseguenza, il Sindaco ha ordinato, per un periodo di due giorni, la chiusura delle finestre e di ogni apertura degli immobili situati entro un raggio di 1 km dall’azienda colpita.
L’ordinanza è immediatamente esecutiva e sarà pubblicata e notificata alle autorità locali per garantire la conformità.