L’aumento del costo dei biglietti di bus, metro e tram a Roma “non è giustificabile”. Lo afferma Fabrizio Micarelli, presidente Federconsumatori Lazio, commentando l’annunciato aumento dei prezzi del BIT da 1,5 a 2 euro. Nei giorni scorsi è andato in scena un incontro tra sindacati e gli assessori ai trasporti del Lazio e della Capitale, Fabrizio Ghera ed Eugenio Patanè sui possibili aumenti del costo del biglietto del trasporto pubblico locale. Un incontro al momento interlocutorio.
Aumento costo biglietti, la nota di Federconsumatori Lazio
Fabrizio Micarelli, presidente Federconsumatori Lazio, ha scritto in una nota: “Data la situazione generale del trasporto pubblico locale e i continui disagi che gli utenti sono costretti a subire, soprattutto in questo periodo, anche a causa dei lavori per il Giubileo, il preannunciato aumento del BIT da 1,5 a 2 euro, non è giustificabile: parliamo infatti di un aumento del 33%. Sarebbe piuttosto auspicabile reperire risorse per ridurre significativamente il costo degli abbonamenti annuali e mensili”.
Aggiunge: “Un aumento di 0,50 centesimi, anche se potrebbe sembrare esiguo, non lo è affatto per chi utilizza i mezzi pubblici abitualmente. Rappresenta una spesa aggiuntiva che andrà a pesare comunque sui bilanci familiari, già duramente provati dalla crisi economica, dall’aumento del costo della vita e dalle tasse locali, soprattutto per quelle fasce di popolazioni più deboli e a basso reddito, con un impatto negativo anche sullo sviluppo di una mobilità green e sostenibile. Non è inoltre giustificato né proporzionato alla qualità del servizio offerto. Oltre a una manutenzione insufficiente, a oggi l’utenza si trova infatti a subire disservizi, ritardi e soppressioni di corse o tratte, senza minimamente percepire gli auspicabili e annunciati miglioramenti. Se gli aumenti, come dichiarato, sono necessari per far quadrare i bilanci della aziende TPL, i costi non possono essere fatti pagare sempre e solo alle cittadine e cittadini residenti nella regione”.
Conclude Micarelli: “Il Comune di Roma e la Regione Lazio, a cui spetta la delibera per l’eventuale aumento, devono sollecitare il governo nazionale affinché aumenti e non riduca il finanziamento al fondo per trasporto pubblico locale. E’ altresì arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti sul riconoscimento di Roma Capitale, dopo il via libera del Senato, dotandola dei poteri e delle risorse di cui godono le altre principali capitali europee. Sollecitiamo infine le istituzioni a coinvolgere nelle decisioni anche le associazioni dei consumatori, affinché si possa ascoltare la voce di questi ultimi, così come viene fatto per la carta della qualità dei servizi – conclude -“.