Tufo, Nicole Riso e Yvan. Gli artisti emergenti del contest di Radio Roma a Porta di Roma Live

Le voci del contest della seconda serata sono state quella di Tufo, Nicole Riso e Yvan. Noi di Radio Roma li abbiamo intercettati e abbiamo provato a scoprire di più sulla loro personalità e sulla loro canzone che hanno portato sul palco di Porta di Roma Live.

L’edizione 2024 di Porta di Roma Live, la kermesse promossa dalla galleria commerciale “Porta di Roma” in collaborazione con Alla Vigna Group e le emittenti del nostro gruppo editoriale, ha visto scatenarsi numerose persone nell’area esterna del centro commerciale di Roma nord.

Gli appuntamenti del cartellone hanno visto nomi importanti del panorama musicale: il 4 luglio con Cristiano Malgioglio, l’11 luglio con Cristina D’Avena e il 18 luglio con Elettra Lamborghini. Ad aprire i concerti dei big, il il pre-show di Radio Roma, condotto da Ivanale e con dj set a cura di Luqas Dj, durante il quale si sono esibiti gli artisti emergenti che avevano aderito al contest promosso dalla nostra emittente – novità rispetto alla scorsa edizione – permettendo così ai giovani talenti di realizzare il sogno  di esibirsi aprendo i concerti dei grandi artisti in programma.

Le voci della seconda serata sono state quella di Tufo, Nicole Riso e Yvan. Noi di Radio Roma li abbiamo intercettati e abbiamo provato a scoprire di più sulla loro personalità e sulla loro canzone che hanno portato sul palco di Porta di Roma Live.

TUFO, ‘3 VOLTE + FORTE’

La sua voce rassicura, dà speranza non solo nel futuro, ma anche nelle questioni quotidiane che richiedono una soluzione o una riflessione. Massimiliano Tufo, in arte Tufo, si è esibito sul palco di Porta di Roma Live l’11 luglio, prima del concerto di Cristina D’Avena, e ha interpretato la sua canzone ‘3 VOLTE + FORTE’.

“È stata una bella esperienza – dice l’artista – tra l’altro era la prima volta davanti a così tanta gente ed è stato davvero emozionante.” Si definisce un tipo burlone che ama stare assieme agli altri e gli piace essere divertente anche nei momenti più difficili. È proprio questo ciò che cerca di trasmettere con il suo modo di essere e di fare, di scrivere e di raccontare: “Lo vedo nella mia musica, che parla tanto di amore e di ricerca soprattutto di se stessi, anche se tormentata. Quella ricerca, però, poi si risolve sempre con un ‘ok, ce la possiamo fare’. Ecco quel messaggio positivo.”

L’artista ama tutto della musica, ogni tipo di genere, di vibrazione che emana. “Se ti dovessi dire un il mio gruppo preferito direi sicuramente Le Vibrazioni.” Ha iniziato a scrivere nel 2018 ispirandosi molto a loro, “poi – racconta – ho trovato una mia dimensione.”

Si dice che le canzoni, una volta uscite, non appartengano più all’autore, ma diventino di chiunque. Questa canzone è, invece, prima di tutti per l’autore, per raccontare una storia che lo riguarda particolarmente, ma che in un modo o nell’altro accomuna tutti.

“L’ho scritta due estati fa, in quell’estate indossavo sempre un giubbino di pelle rosso. Giravo per le strade di Roma, sempre un po’ affranto dall’amore, sempre affranto da questi pensieri del cercare una persona che potesse accompagnarmi nella vita, una persona importante per me. Però poi mi rendevo conto che non ero pronto per quel tipo di situazione. Quindi ero io autodistruttivo verso me stesso. Nel ritornello di ‘3 VOLTE + FORTE’ dico ‘voglio tutto, voglio tutto, voglio te per una notte tre volte più forte’, quindi cioè ero così propenso a darmi a qualcuno, però poi di riflesso mi rendevo conto che era per una notte, era per uno scambio di emozioni momentanee.”

Le canzoni servono molto spesso a riflettere con se stessi, per primi, e poi a condividere un dolore o una gioia con chi vorrà ascoltare. Dopo di che la rivoluzione vien da sé, riuscendo anche ad accostare le parole giuste per raccontare il proprio periodo di riflessione. “Quello era un periodo un po’ particolare della mia vita. Ti direi che è una canzone che ho scritto prima di tutto verso me stesso, per comprendere la mia situazione di quel momento lì, cioè per comprendere che comunque stavo rincorrendo qualcosa idealmente, che mi stavo allontanando da una visione più prospettica più futura.”

Nicole riso, ‘Donna Roma’

Nicole Riso ha partecipato al contest di Radio Roma in occasione della serata dell’11 luglio a Porta di Roma Live con la sua canzone ‘Donna Roma’. È un’esplosione di romanità che ripercorre la storia di una città che “non si piega”, nonostante i sui 2777 anni. “Grazie a Radio Roma, che come dice mio padre, è la prima radio nata nella Capitale, ho realizzato il sogno di aprire il concerto della mia beniamina Cristina D’Avena, cantando davanti a 10.000 persone.” Racconta così l’artista che da quando è piccola respira l’odore della musica. “Mio padre ha una radio locale dal 1975 e la mia cameretta un tempo era uno studio radiofonico pieno di vinili dei grandi cantautori italiani, dei gruppi rock e della dance 70/80.”

Il suo primo incontro con un pianoforte è stato profetico. È avvenuto all’età di 10 anni a casa di una sua compagna di classe. “Da lì è partita la mia passione per il canto e la composizione.” Da quel momento la sua carriera è stata tutta in crescendo. “Nel 2015, con il mio primo brano in italiano, ho partecipato ad Area Sanremo ed è stata una straordinaria esperienza, ma sentivo che mi stava stretta, non ero io.” Così nel 2016, un amico che gestiva le selezioni del Cantagiro, la convinse a partecipare con un medley di Mannarino che ancora oggi porta nelle serate serate. “Fui fulminata dal dialetto ed incominciai a comporre in romano moderno.”

E da qui il brano ‘Donna Roma’. “Il brano è dedicato alla mia città e alla sua storia ed arte che ci deve far sentire “fieri di essere italiani” per quanta bellezza abbiamo dato al mondo intero.” E questa venerazione per la città la si sente per l’intero brano. “Ogni frase del testo di Donna Roma è una citazione, una ricerca ed un intreccio di vite romane. Dai sampietrini paragonati alle rughe della celebre frase di Anna Magnani, alle chiese che omaggiano un solo Dio, ossia Michelangelo, che ha diviso la città tra chi lo amava e chi lo odiava, una città fondata da Imperatori, passando per il Duce, creando viaggiatori. Ma non manca il riferimento alla Roma di oggi, quella della borgata, la parte più sincera, dove ci si sente orgogliosi di essere romani.”

La musica è tutto per Nicole Riso, le basta essere immersa completamente in lei. Infatti confida che lo scorso anno, complice la post-pandemia, decise di licenziarsi dal posto sicuro e dedicarsi alla musica. “Insegno canto e palco, faccio eventi, conduzione radiofonica, jingle, colonne sonore. Le soddisfazioni che provengono dal mondo della sua arte per eccellenza sono molte, ma ce n’è una che si augura di poter raggiungere: “ora mi rimane un “Ultimo” sogno da realizzare: cantare allo Stadio Olimpico con quel ragazzino di San Basilio con cui tanti anni fa ho condiviso il mio pianoforte ed il palco in un piccolo e sconosciuto concerto. Dajeee Niccolò!”

Yvan, ‘Ketamina’

Yvan è l’artista che ha portato sul palco di Porta di Roma Live la canzone ‘Ketamina’. Non è stata una scelta semplice per l’artista decidere quale canzone portare perché, in alternativa a ‘Ketamina’, ce n’era un’altra, ossia ‘Il porno di Belen’, il brano preferito tra quelli che ha scritto e anche quello più fortunato. “È una dolcissima canzone d’amore – racconta l’artista – ma per via del titolo che può essere travisante ho optato per quello che avete ascoltato.”

Il brano con cui ha partecipato al contest è un brano molto profondo e riflessivo, che “parla di una relazione tossica – dive Yvan – La ketamina ha un effetto anestetico e di distacco dalla realtà. A volte alcune relazioni e alcune situazioni di vita fanno perdere di vista i propri obiettivi e mettere da parte quello che veramente è importante per te.” Chi non si è mai trovato in una situazione simile, scagli la prima pietra.

Yvan è un fan del Bruce per eccellenza, Bruce Springsteen, una passione che lui definisce “una grande fissa”, ma non è l’unico artista e genere che ascolta: “sono sempre stato vicino all’alternative, come i Nirvana, gli Afterhours, i Verdena.” Il suo progetto inizia sul finire del 2019, nel 2020 ha firmato con l’etichetta INRI (Levante, Ex Eroga, Margherita Vicario, Linea 77). “Per via del COVID si è fermato tutto e sono riuscito a ripartire un annetto fa, nonostante in quel periodo abbia fatto uscire qualche brano.”

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