“Faremo il comune nel Comune. Un problema di un apriliano diventerà quello di tutti gli apriliani”. E’ quanto afferma in una intercettazione uno degli affiliati al gruppo criminale attivo ad Aprilia e che ha portato oggi a 25 misure cautelari. Il testo dell’intercettazione è stato citato nel corso della conferenza stampa in Procura, a Roma, a cui ha preso parte anche il procuratore capo Francesco Lo Voi. In particolare la frase intercettata è di un imprenditore legato al clan in vista della stesura del “patto” per le elezioni del 2018. Nell’ambito della vasta operazione sono state arrestate 25 persone, tra queste il sindaco del comune pontino, Lanfranco Principi, arrestato per concorso esterno in associazione mafiosa, voto di scambio, turbata libertà degli incanti. “Quella con base ad Aprilia è una mafia forte, unita, organizzata e divisa in “rami d’azienda”, come ha spiegato il gip. Quindi accumula denaro con “spaccio di stupefacenti senza limiti, approvvigionamento distribuzione, controllo delle piazze, estorsioni, recupero crediti, acquisizione di attività economiche e svolgimento di attività bancaria, prestiti a usura”, ha spiegato il procuratore Lo Voi.