Sono stati segnalati nuovi disordini stamane nel carcere romano di Regina Coeli, con alcuni detenuti che, in stato di rivolta, hanno appiccato il fuoco in diverse celle. Questi incidenti sarebbero scoppiati dopo una perquisizione: è intervenuta la polizia penitenziaria per sedare la sommossa, all’esterno della struttura dispiegati diversi mezzi della polizia di Stato.
Il segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, Gennarino De Fazio, ha spiegato che stamane, dopo una perquisizione durante la quale sono state scoperte armi rudimentali (bastoni e pezzi di ferro anche affilati) e grappa autoprodotta, un’ottantina di detenuti della quarta sezione del carcere romano di Regina Coeli, destinata ai tossicodipendenti, si è rivoltata appiccando il fuoco e distruggendo numerose celle. Ora i disordini starebbero rientrando, diverse autorità sarebbero sul posto e non ci sarebbero feriti né fra i detenuti né fra il personale”. De Fazio chiede al governo Meloni un decreto-legge per sfoltire la densità detentiva e ridurre il sovraffollamento di 14mila reclusi, consentire assunzioni straordinarie e accelerate nel Corpo di polizia penitenziaria, deficitario di 18mila agenti, e garantire l’assistenza sanitaria, soprattutto psichiatrica.