Risse, lanci di bottiglie, liti continue tra gruppi di ragazzi: 11 giovanissimi tra i 16 e 22 anni. Un incubo per i residenti di Pomezia che andava avanti da mesi. Diversi gli episodi segnalati, le gang si affrontavano davanti alla scuola o in un circolo privato. Rapporti mutevoli, tra liti con bottiglie che andavano in frantumi sulle macchinette di un punto ristoro, e riavvicinamenti. Poi qualcosa andava storto e riprendevano le liti, peggiorate dai fumi dell’alcol.
Risse e danneggiamenti nel centro di Pomezia: Daspo urbano per 11 ragazzi
Fatti sui quali hanno indagato i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pomezia che nelle scorse ore hanno notificato a 11 ragazzi, la maggior parte dei quali minorenni e di nazionalità italiana e straniera, la misura di prevenzione del divieto di accesso alle aree urbane, “Daspo urbano”, emessi dal Questore di Roma. Per gli undici è scattato il divieto di frequentare il perimetro del centro cittadino per un periodo che va da 1 a 3 anni, con l’obiettivo di salvaguardare l’ordine e la sicurezza pubblica.
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Le indagini
Le attività dei carabinieri sono iniziate lo scorso novembre consentendo di raccogliere elementi indiziari a carico dei giovani, risultati tutti coinvolti, a vario titolo, in più episodi di risse e danneggiamenti commessi nella zona centrale di Pomezia.
Secondo gli investigatori i giovani violenti avevano eletto come ritrovi un circolo privato e un punto ristoro. Entrambi chiusi per alcuni giorni lo scorso marzo, su richiesta dei carabinieri che nell’ambito dei controlli sulla mala movida avevano proposto e ottenuto la temporanea chiusura con provvedimento emesso dal Questore ex art. 100 TULPS perché considerati ritrovo dei giovani violenti.
L’area del centro cittadino, dunque, continuerà ad essere oggetto di intensi controlli da parte delle pattuglie dell’Arma per verificare il rispetto delle misure e salvaguardare così la sicurezza della cittadinanza, turbata dai fatti che avevano visto protagonisti i ragazzi.