Disagi fino a tarda sera per l‘incendio a Roma in zona Magliana, che oltre al caos viabilità nel quadrante con il viadotto chiuso per diverse ore ha creato un effetto “post Capodanno” con odore acre di bruciato che ha invaso diversi quartieri, costringendo ancora nel tardo pomeriggio passanti e pendolari a coprirsi la bocca con mascherine, fazzoletti o semplicemente con la mano.
Incendio alla Magliana, presidente municipio XI: “Disastro annunciato”
Un “disastro annunciato” per il presidente del XI Municipio Gianluca Lanzi che ha puntato il dito sui mancati interventi sull’argine del Tevere. “Ho chiesto alla Regione Lazio, che è responsabile e competente sull’argine del Tevere e sulle aree golenali, di intervenire” ha scritto Lanzi in un post su Facebook.
“Non c’è molto da inventare per risolvere una volta per tutte questo problema. Basterebbe replicare ciò che è stato fatto per il Parco Tevere Magliana e per il Parco Tevere Marconi – aggiunge il minisindaco – la Regione Lazio ha bonificato e riqualificato le aree e una volta realizzati i percorsi e gli arredi ha affidato la gestione dei parchi al Municipio. È un modello vincente che la Regione Lazio conosce bene, perché – come detto – lo ha promosso e attuato nei due parchi fluviali, e che ho proposto di utilizzare anche sull’area di via Asciano”.
Rilievi Arpa, posizionate centraline
L’incendio è divampato intorno alle 13 di ieri giovedì 20 giugno nei pressi di via Asciano a ridosso di un insediamento abusivo dove erano presenti alcune baracche di fortuna e rifiuti accumulati a terra. Sul quadrante della città si è alzata un’imponente colonna di fumo nero visibile a chilometri di distanza che ha reso pericolosa la viabilità sul vicino viadotto della Magliana che è stato chiuso dalle pattuglie della polizia locale e riaperto al traffico intorno alle 20. Intanto sono partite le operazioni di spegnimento del rogo con squadre a terra e l’elicottero regionale. Attività che ha portato a domare le fiamme nelle prime ore della sera. E’ stato inoltre richiesto, in via precauzionale, il posizionamento delle centraline dell’Arpa Lazio per verificare la qualità dell’aria nella zona del rogo.
Gli accampamenti abusivi
Un’area quella di via Asciano dove già in passato erano stati trovati accampamenti abusivi che “risorgono” nonostante gli sgomberi aveva spiegato il presidente del Municipio XI che durante un sopralluogo lo scorso ottobre aveva rilevato nella zona sull’argine del Tevere “una enorme quantità di rifiuti” e “resti dei fuochi che ogni sera vengono accesi per estrarre il rame dai cavi elettrici e rendono l’aria irrespirabile”. Motivo che aveva portato Lanzi già allora a chiedere l’intervento della Regione Lazio.
Richiesta ribadita ieri. “Nonostante non rientri nelle competenze del Municipio né di Roma Capitale, proprio perché sono convinto che il mio ruolo sia anche quello di cercare di affrontare i problemi presenti nel territorio al di là delle specifiche competenze, ho portato il tema all’attenzione del Prefetto di Roma e delle forze dell’ordine” si legge nel post di Lanzi.