Presentate a Palazzo Giustiniani le linee guida per l’educazione sessuo-affettiva nelle scuole primarie e secondarie: la proposta è arrivata dall’Ordine degli Psicologi del Lazio e dall’Ordine dei Medici della provincia di Roma.
In Italia, – infatti – l’educazione sessuo-affettiva è ancora assente nei programmi scolastici, rendendo il Paese uno dei pochi in Europa a non prevedere tale forma di istruzione per i giovani. Questa lacuna, combinata con la funzione pericolosa della rete come surrogato educativo, contribuisce alla diffusione di comportamenti disfunzionali tra i ragazzi. Motivo per cui gli psicologi e medici hanno presentato il primo manuale con le linee guida per l’intervento nelle scuole.
Educazione sessuale nelle scuole, arriva il manuale
Federico Conte, il presidente dell’Ordine degli Psicologi del Lazio, ha dichiarato: “Se da un lato è vero che c’è una necessità importante di fare educazione nell’ambito della prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, dall’altro la sessualità non è mai slegata dalla sfera affettiva e relazionale, e se da un lato parlare di sesso è ancora un tabù, parlare di educazione alle emozioni è un tema che non viene neanche contemplato, delegando questa forma di educazione sostanzialmente a Tv e a social network”.
Ha aggiunto il preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Roma Tor Vergata, Stefano Marini: “Abbiamo l’obbligo di fornire ai ragazzi e alle ragazze tutti gli strumenti adeguati per comprendere e gestire le proprie emozioni in relazione alla sessualità in modo sano e responsabile. Riteniamo che l’educazione vada finalizzata non solo agli aspetti cognitivi ma dovremo lavorare molto sugli aspetti emotivi, relazionali e sessuali, per formare individui capaci di costruire relazioni sane”.
La psicosessuologa e consigliera dell’Ordine Psicologi Lazio Marta Giuliani, tra le autrici del testo, ha ricordato che “questo manuale promuove un approccio olistico e multidisciplinare alla materia, collocando il tema dell’educazione sessuale in un’ottica sociale e di sanità pubblica, e riconoscendo nell’inclusività e nel rispetto delle diverse identità i concetti chiave di ogni forma di intervento. Dobbiamo comprendere che l’educazione sessuale nelle scuole è il mezzo principale per prevenire ogni forma di violenza sessuale e intolleranza, per riconoscere e garantire i diritti affettivi e sessuali, nonché aiutare i ragazzi a sviluppare un pensiero critico e consapevole che sia rispettoso di sé e dell’altro”.