Roma ospiterà lunedì 3 giugno la seconda edizione degli Stati Generali degli Uffici Stampa e della Comunicazione nel Lazio, presso la Sala Protomoteca del Campidoglio, con inizio alle 9. L’evento, promosso dalla Consulta degli Uffici Stampa dell’Associazione Stampa Romana in collaborazione con l’Associazione Italiana Comunicazione Pubblica e Istituzionale, affronterà le competenze e le tutele degli operatori dell’informazione e della comunicazione.
A Roma gli Stati Generali degli Uffici Stampa e della Comunicazione nel Lazio
Accreditato per la formazione obbligatoria dei giornalisti (4 crediti – iscrizioni aperte su www.formazionegiornalisti.it) e dei comunicatori pubblici (3 crediti), l’incontro è aperto a tutti. L’apertura dei lavori prevede interventi di rilievo, tra cui quelli del consigliere dell’Assemblea Capitolina Giorgio Trabucco, dell’Assessore al personale, polizia locale, enti locali, sicurezza urbana e università della Regione Lazio Luisa Regimenti, del presidente dell’Associazione Stampa Romana Paolo Tripaldi, del segretario Stefano Ferrante, della presidente dell’Associazione Italiana Comunicazione Pubblica e Istituzionale Leda Guidi, e del presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio Guido D’Ubaldo. Ad aprire i lavori sarà Antonio Ranalli, presidente della Consulta Uffici Stampa dell’Associazione Stampa Romana.
La relazione introduttiva sulla legge 150/2000 e i contratti pubblici, insieme al quadro normativo, alle tutele legali e ai profili deontologici delle figure professionali, darà avvio alla prima parte, che si concentrerà sui protagonisti dell’informazione e della comunicazione nella pubblica amministrazione. Si affronteranno anche i diritti e i doveri del giornalista pubblico, considerando la sentenza della Cassazione 12444 del 24 giugno 2020.
La seconda parte sarà incentrata sugli uffici stampa nel settore privato, la comunicazione d’impresa, la figura del social media manager e gli uffici stampa nel settore dello spettacolo.
La terza parte vedrà invece impegni e proposte sia nel settore pubblico che privato, riguardanti la tutela del titolo di giornalista, l’analisi dei possibili contratti giornalistici in entrambi i settori e il ruolo degli uffici stampa freelance.