Qui il servizio realizzato per la puntata di Punto di Rottura del 30 maggio 2024.
Aumenta tutto in Italia e l’inflazione non risparmia uno dei beni di consumo più comuni: la carta igienica. Secondo i dati del Centro di formazione e ricerca sui consumi, in tre anni il costo al dettaglio di questo prodotto è cresciuto in media del 44%. In un batter d’occhio, una confezione da 4 rotoli che nel 2021 costava in media 1,74 euro, oggi, invece, è arrivata a costare 2,51 euro. È un bene essenziale che, per chi ha vissuto il periodo, fu il primo a sparire dagli scaffali dei supermercati durante la pandemia.
Il mercato in Italia vale circa 1,2 miliardi di euro all’anno e Bolzano vanta – per così dire – il primato di città dove la carta igienica costa di più: per 4 rotoli si devono pagare 3,40 euro. Le città dove la carta igienica ha subito un rincaro minore nel triennio sono invece Messina, Bari e Vercelli. I rincari più pesanti si sono registrati a Grosseto, Ferrara, Bolzano, Udine e Livorno.
Ma perché costa così tanto la carta igienica?
Molti i fattori che ne hanno portato all’aumento, tra cui la crisi delle materie prime con la guerra in Ucraina che ha causato un crollo delle importazioni di legno dalla Russia. È proprio dal legno che si ricava la cellulosa indispensabile per la produzione di questo tipo di carta. In aggiunta, ci sono i maggiori costi di produzione determinati dal caro-energia che hanno portato alle stelle questo bene.