Spettacoli, concerti, proiezioni cinematografiche e dibattiti tutti i giorni dal 1 al 15 giugno dalle 18 alle 2 di notte. Quest’anno il Roma Pride – per celebrare la sua trentesima edizione – fa le cose in grande. Due settimane di eventi al Pride Croisette, il villaggio del Roma Pride che per la prima volta sarà allestito alle Terme di Caracalla.
Ad aprire le due settimane di eventi sarà Patty Bravo, la madrina dell’evento sarà invece Annalisa. A renderlo noto è Mario Colamarino portavoce del Roma Pride e presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli alla presentazione della parata arcobaleno che si svolgerà il 15 giugno.
Roma Pride, il programma
Così Colamarino ha spiegato il programma dell’edizione 2024: “Per la prima volta, quest’anno, la campagna del Pride sarà promossa con affissioni e locandine, per le strade di Roma, grazie al sostegno del Comune. Grande novità il percorso della sfilata che cambierà: si parte sempre alle 15 da piazza della Repubblica, ma si passa poi per l’Aventino fino a piazza di Porte Capena, per arrivare alle Terme di Caracalla dove c’è La Pride Croisette, il nostro Festival che sarà inaugurato dall’icona della musica Patty Pravo e il cui palco sarà la tappa finale della parata”.
Ha aggiunto: “Sosteneteci, venite al Roma Pride, appoggiate questo manifesto e noi che siamo sempre più soli. Mi vergogno da cittadino italiano che per i diritti Lgbt in Europa siamo scesi alla 30esima posizione, dietro l’Ungheria di Orban”, secondo la classifica di Ilga Europe. Al Pride Croisette, che accompagnerà il Pride dal 1 al 15 giugno ci saranno leader dei partiti politici di opposizione tra cui Elly Schlein. Abbiamo invitato anche Conte, Calenda e Renzi ma siamo in attesa di risposta. Il Pride è diventata la vera opposizione, la vera resistenza al governo Meloni e alle sue politiche di destra”, dichiara Colamarino.
Alessandro Onorato assessore di Roma Capitale ai grandi eventi, turismo, sport e moda durante la conferenza stampa di presentazione della 30ª edizione del Roma Pride ha affermato: “Roma deve essere una città aperta. Molto abbiamo fatto ma vogliamo fare ancora di più. Questa amministrazione, con coraggio, sta lavorando tanto su ogni fronte per garantire e tutelare i diritti LgbtQia+ e quelli delle bambine e dei bambini delle famiglie arcobaleno. Abbiamo inoltre fatto in modo che il Roma Pride diventasse un evento vissuto da tutta la città e veicolo di messaggi importanti. Nei prossimi anni faremo di più, arrivando in altre zone della città e non solo al centro. Roma ha una visione politica precisa, lo abbiamo dimostrato anche nello sport candidandoci, e battendo l’Australia, per ospitare la Bingham Cup, il torneo mondiale di rugby amatoriale della comunità Lgbtqia+ che si terrà in questi giorni nella capitale. Non è un momento semplice per i diritti. Ma Roma sa bene da che parte stare”.