Sciopero dei taxi a livello nazionale oggi, martedì 21 maggio. I tassisti hanno incrociato le braccia e molti si sono dati appuntamento a Roma dove, in Piazza San Silvestro, è andata in scena una manifestazione del settore, a cui hanno aderito decine di sigle sindacali.
Fumogeni, cori e striscioni hanno caratterizzato la protesta dei tassisti questa mattina a Roma, durante la quale hanno marciato per le strade del centro storico.
Taxi, le ragioni dello sciopero
I tassisti incrociano le braccia dalle 8 alle 22 di oggi, martedì 21 maggio. Lo sciopero nazionale dei tassisti è stato indetto da numerose sigle al termine dell’ultimo incontro con il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Tra queste: Unica Cgil, Fast, Ugl, Uti, Tam, Claai Unione Artigiani, Satam, Orsa, Uritaxi, Atlt, Ati Taxi, Sitan Atn, Usb Taxi, Unimpresa e Federtaxi Cisal.
“È fondamentale la partecipazione di tutta la categoria a difesa del proprio lavoro, per contrastare l’uso illegittimo delle autorizzazioni da noleggio e salvaguardare la propria autonomia e indipendenza dalla schiavitù degli algoritmi e delle multinazionali”, è stato l’appello dei sindacati.
Nei giorni scorsi, come riportato da Ilfattoquotidiano.it, il segretario nazionale di Cgil taxi, Nicola Di Giacobbe ha affermato: “Lo sciopero è contro il ritardo e la mancanza di concertazione del governo sul dpcm relativo alle piattaforme tecnologiche. Scioperiamo per chiedere al governo di scrivere e approvare decreti che servano ad attuare lo spirito della legge quadro di settore, non a capovolgerlo per accogliere le pressioni di chi vuole fare profitto con la mobilità”.
Il coordinatore di Usb taxi, Riccardo Cacchione ha aggiunto: “L’atteggiamento complessivo della maggioranza in questo ultimo periodo ha fatto scattare il nostro allarme. Le interferenze che Uber ha imposto alla politica non sono una novità, e quindi quello che è a tutti gli effetti uno stop al confronto e un rimpallo tra diversi ministeri ci impone di andare direttamene a un confronto con la presidente del Consiglio Meloni”.