Qui la copertina che introduce al tema della puntata di Extra del 14 maggio 2024.
Corsi e ricorsi storici: fu uno dei temi caldi e di facile consenso alle elezioni politiche che portarono il centro destra al governo, ora il Superbonus 110 torna in auge in questa campagna elettorale per le europee.
Ma questa volta rischia di spaccare i partiti della coalizione: da una parte la Lega, il cui ministro dell’economia Giorgetti continua ad attribuire al provvedimento varato dal governo Conte nel 2020 per rilanciare l’edilizia dopo i mesi del lockdown la colpa di aver disastrato i già precari conti pubblici italiani; dall’altra Forza Italia che su posizioni meno intransigenti nelle scorse ore ha chiesto di trovare una soluzione a decine di migliaia di imprese e di famiglie che rischiano di finire sul lastrico o di perdere la propria casa solo per essersi fidate di una legge dello stato.
In mezzo c’è il partito della premier Meloni che, due anni fa, in campagna elettorale aveva promesso una soluzione.
Mentre la politica discute, loro – gli imprenditori e le famiglie – rischiano di ritrovarsi sul lastrico e ieri, a Milano, proprio davanti alla sede della Lega hanno scelto di mettere in scena il funerale di tante aziende che hanno aderito al Superbonus e che ora, non potendo incassare i crediti fiscali per lo stop alla misura, rischiano il fallimento e chiedono le dimissioni proprio del ministro Giorgetti il quale, dopo aver paragonato negli ultimi tempi il superbonus alla tragedia del Vajont o alla madre di tutte le truffe, lancia un ultimatum proprio agli alleati.