Si rifiuta di offrire da bere e giù pugni e calci in faccia. Vittima di un pestaggio un 32enne pakistano, trascinato fuori da un locale a Roma in zona Tor Pignattara e picchiato dal branco. La violenta rapina è avvenuta nella notte del 28 giugno 2023 in un bar di via Acqua Bullicante. Dopo mesi di indagine sono finiti in manette sei giovani, quattro italiani e due stranieri tutti di età compresa tra i 19 e i 21 anni.
Roma, pestato e rapinato fuori dal bar, non aveva offerto da bere: arrestati 6 ragazzi
I Carabinieri della Compagnia di Roma Casilina hanno dato esecuzione a un’ordinanza che dispone la custodia cautelare agli arresti domiciliari – emessa dal Gip del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica di Roma – nei confronti dei sei uomini, gravemente indiziati di aver compiuto una violenta rapina la scorsa estate.
Il provvedimento è frutto di una articolata indagine dei carabinieri di Torpignattara che ha raccolto gravi indizi a carico dei 6 indagati.
Il pestaggio
L’incubo per la vittima inizia all’interno del locale. L’uomo sta tranquillamente consumando da bere quando un gruppo di persone entra nel bar. Uno di loro si avvicina e gli chiede di offrigli da bere, ma il 32enne si rifiuta.
Leggi anche: Da Roma a Fondi per svaligiare una banca: presa banda rapinatori
Cominciano così le minacce “dammi i soldi, io ho il ferro, ti ammazzo, fammi controllare le tue tasche” mostrandogli un coltello e poi le botte. Un pugno in faccia che tramortisce la vittima. Il pestaggio però prosegue all’esterno. Il branco lo accerchia e trascina fuori dal locale dove la vittima viene presa a pugni e calci in faccia da tutti.
La rapina
Mentre la vittima è a terra gli strappano il marsupio con il portafoglio dove c’erano circa 350 euro, il cellulare e le carte di credito, lasciando il pakistano sanguinante sull’asfalto per poi darsi alla fuga.
Secondo quanto ricostruito mentre trascinavano fuori il 32enne, uno del gruppo avrebbe intimato al proprietario del bar di farsi gli affari propri. Cosa che il titolare avrebbe fatto.
La vittima costretta a chiamare i soccorsi da sola
È stata la vittima con un altro telefono a riuscire ad allertare i soccorsi che lo hanno portato con una ambulanza del 118 presso l’ospedale Vannini per i vari traumi al volto.
Le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Roma Casilina, dirette dalla Procura di Roma, attraverso i video delle telecamere di sorveglianza del locale e della zona, le testimonianze hanno consentito di risalire a un ragazzo della zona di origini brasiliane da cui poi si è arrivati agli altri 5.