Un tavolo di confronto fra Regione e Roma Capitale incentrato sulla distribuzione più equa dei fondi per i trasporti. A lanciare la proposta l’assessore Fabrizio Ghera, iniziativa accolta positivamente da Eugenio Patanè. L’assessore alla mobilità di Roma ha voluto chiarire sul tema alcuni aspetti, fra cui quello “caldissimo” dell’aumento del costo dei biglietti e la quasi assenza di risorse regionali per i trasporti della Capitale, pur ringraziando la Pisana per l’erogazione di 8,8 milioni di euro una tantum avvenuta lo scorso dicembre.
Le risorse per i trasporti di Roma: cosa ha detto l’assessore Patanè
Patanè ha evidenziato che da oltre 20 anni il trasferimento di fondi dalla Regione a Roma è rimasto invariato, nonostante la situazione economica sia ovviamente mutata.
“La Regione trasferisce a Roma 240 milioni dal suo bilancio ma neanche un euro ci viene trasferito dalla ripartizione del Fondo Nazionale Trasporti” ha chiarito l’assessore.
“Fino a 10 anni fa era sufficiente a finanziare per 1/3 il Tpl di Roma, mentre oggi con il considerevole aumento dei costi e con la rivalutazione monetaria, quella quota data dalla Regione non copre neanche 1/6 dei servizi minimi di Tpl”.
Come funziona negli altri Comuni e le richieste di Roma
Patanè ha sottolineato che in altri comuni italiani i finanziamenti riescono a coprire l’intero fabbisogno di trasporto pubblico.
“Roma chiede da tempo almeno 100 milioni di euro strutturali in più all’anno per aumentare i km/vettura serviti, ma soltanto 22 milioni in questa fase per scongiurare l’aumento del prezzo del biglietto” ha spiegato Patanè.
“Precisiamo, inoltre, che mentre le altre società del consorzio Metrebus, Trenitalia e Cotral, hanno già previsto nei loro contratti di servizio l’aumento della tariffazione singola e quella in abbonamento, Atac non potrebbe neanche prevederlo nel proprio PEF perché è un provvedimento che non dipende da Roma Capitale che ha il controllo analogo sull’azienda”
Il tavolo di confronto e lo “spauracchio” del biglietto a 2 euro
L’assessore sottolinea quindi che Roma sarebbe ben felice di partecipare a un dialogo costruttivo con le istituzioni regionali per trovare soluzioni eque.
“Siamo perciò disponibili ad un confronto complessivo e a fornire le nostre opinioni all’Istituzione regionale qualora richieste, anche sull’eventualità dell’aumento della tariffazione che non deve cadere sui cittadini romani e sui pendolari ma su coloro che utilizzano occasionalmente il trasporto pubblico e che deve salvaguardare i giovani, gli anziani e i meno abbienti”.