Nelle ultime ore l’ARPA Lazio ha reso noti i primi risultati del monitoraggio ambientale condotto nella zona di Montagnano, a seguito dell’incendio che ha coinvolto una discarica abusiva di pneumatici e altre sostanze. Il punto di prelievo è stato individuato in prossimità del luogo dell’evento. I risultati delle analisi, pubblicati sul sito istituzionale dell’ARPA Lazio e diffusi attraverso i canali social dell’agenzia, forniscono informazioni cruciali sulla qualità dell’aria nella zona interessata dall’incendio. In particolare, sono stati rilevati livelli di diossine, benzo(a)pirene e PCB, sostanze potenzialmente dannose per la salute umana.
I dati ARPA su diossine e altri agenti inquinanti dopo l’incendio di Ardea
Per quanto riguarda le diossine, non esiste un limite normativo specifico per l’aria ambiente, ma l’OMS stima una concentrazione di tossicità equivalente (TEQ) di circa 0,1 pg/m3 negli ambienti urbani.
I valori rilevati sono al di sotto di questa soglia. Solitamente, una concentrazione superiore a 0,3 pg/m3 viene ritenuta indicativa della presenza di una fonte di emissione locale, come un incendio.
Per fare un confronto, il dati relativi al disastroso incendio della Eco-X a Pomezia, distante pochi chilometri dal sito di Montagnano, riportavano una concentrazione di diossine e furani pari a 77,5 picogrammi per metro cubo.
L’analisi delle altre rilevazioni
Il benzo(a)pirene è l’unico Idrocarburo Policiclico Aromatico (IPA) per il quale esiste un valore limite normativo di 1 ng/m3 come concentrazione media annua.
Tale limite non è però direttamente confrontabile con i valori misurati durante gli eventi singoli come gli incendi.
Il valore misurato in via Montagnano è di 25 nanogrammi per metro cubo; tuttavia il dato utile per fare un confronto dovrebbe essere la media di tutte le rilevazioni effettuate nella stessa area per la durata di un anno.
Anche per i Policlorobifenili (PCB) non esistono limiti normativi specifici, ma le misurazioni indicano concentrazioni comprese tra 25 pg/m3 e 490 pg/m3, valori che rientrano nella variabilità osservata in ambienti non industriali.
Le raccomandazioni del Comune di Ardea
L’ARPA Lazio continuerà a monitorare la situazione e a pubblicare aggiornamenti in base ai dati disponibili.
Nel frattempo, alla luce anche del fatto che le operazioni di ripristino dell’area sono ancora in corso, il Comune di Ardea ha confermato le precauzioni necessarie da adottare per proteggere la salute pubblica e mitigare gli effetti dell’inquinamento atmosferico derivante dall’incendio.