In piazza per spingere il governo a varare una legge che ponga fine al disordine attuale sulle concessioni balneari. Oggi a Roma, in piazza Santi Apostoli, si è tenuto un incontro convocato dal Sindacato Italiano Balneari, affiliato a Fipe/Confcommercio, che ha visto la partecipazione di migliaia di imprenditori provenienti da ogni angolo del paese.
Con l’avvicinarsi della stagione estiva, circa 30.000 imprese balneari e 100.000 lavoratori diretti si trovano nell’incertezza riguardo al loro futuro.
Balneari, Rustignoli: “Grandissima partecipazione”
Maurizio Rustignoli, presidente di Fiba Confesercenti ha dichiarato: “La manifestazione dei balneari a Roma ha visto una grandissima partecipazione degli operatori di tutta Italia, nonostante lo sciopero generale abbia messo in difficoltà molte delegazioni. Una dimostrazione straordinaria di grande unitarietà e compattezza per chiedere al Governo di legiferare, nel più breve tempo possibile, al fine di mettere ordine e ridare certezze al comparto”.
Spiega ancora: “La nostra richiesta è l’emanazione immediata di una legge che riorganizzi completamente il settore, come precedentemente anticipato. Il prossimo atto legislativo dovrà stabilire chiaramente i criteri che determinano il valore autentico delle nostre imprese. Ripeto: si tratta di una questione di dignità: non si deve degradare e mortificare il tessuto imprenditoriale. È essenziale assicurare un futuro lavorativo stabile a innumerevoli imprese, per lo più gestite da famiglie. Servono soluzioni immediate per prevenire il tracollo dell’offerta turistica balneare nazionale”.
In merito alla manifestazione il Sib ha dichiarato ieri: “Non contro il governo, ma per sollecitare le Istituzioni nazionali a legiferare con urgenza, è necessario superare il caos amministrativo e mettere in sicurezza un importante settore economico del Paese. Bisogna assolutamente salvaguardare il modello della balneazione attrezzata che il mondo ci invidia”.
Ha aggiunto il sindacato: “La deadline per le concessioni demaniali marittime è fissata per il 31 dicembre 2024 e, in assenza di nuovi provvedimenti, i comuni stanno organizzando i bandi per la riassegnazione delle spiagge, uno diverso dall’altro. In questo clima di attesa l’unica certezza è data dalla mappatura ufficiale delle coste italiane: il Governo ha stabilito che solo il 33% dei nostri litorali sia occupato da concessioni”.