Un incontro per parlare della situazione nella Striscia di Gaza e per favorire l’ingresso degli aiuti umanitari. Oggi pomeriggio, alla Farnesina, il ministro degli esteri italiano Antonio Tajani incontrerà l’omologo israeliano Israel Katz.
Su impulso del ministro Tajani, la Farnesina ha avviato nelle settimane passate l’iniziativa ‘Food for Gaza’. Il suo obiettivo è facilitare l’accesso agli aiuti alimentari, alleviare le sofferenze della popolazione e garantire la sicurezza alimentare nella Striscia di Gaza.
Il Governo italiano ha comunicato ad Israele la sua volontà di restare al vertice nell’offrire assistenza e cure mediche alla popolazione palestinese. Ha sottolineato l’importanza di passare immediatamente a una fase di cessate-il-fuoco e di riabilitazione a tutti i livelli delle infrastrutture civili, ospedaliere, alimentari e agricole nella Striscia.
A presiedere l’incontro denominato ‘Food for Gaza’ il vice premier Tajani. Oltre ai due ministri, vi saranno rappresentanti della Fao e della Pam. Al tavolo dei partecipanti siederanno anche Fabrizio Curcio, capo dipartimento della Protezione Civile italiana, e Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa italiana, che fungirà anche da rappresentante per la Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (Ficross). Saranno presenti anche il Rappresentante Permanente presso la Fao e il Direttore Generale della Cooperazione allo Sviluppo, entrambi incaricati dell’iniziativa per conto del Ministero degli Esteri.
Le dichiarazioni di Tajani
Il ministro Tajani ha dichiarato in merito all’incontro con Katz: “Sono trascorsi 6 mesi dal 7 ottobre, dal brutale assalto di Hamas alla popolazione israeliana. Ho invitato a Roma il Ministro Katz e con lui incontrerò un gruppo di parenti degli ostaggi, per i quali l’Italia chiede la liberazione immediata. Non cesseremo mai di condannare la brutale decisione di Hamas di condurre un vero pogrom contro i cittadini israeliani che vivevano intorno alla Striscia. Al ministro Katz presenterò ‘Food for Gaza’ e chiederò che Israele adotti un cessate-il-fuoco, apra i valichi terrestri e renda subito operativo il corridoio marittimo per facilitare l’arrivo nella Striscia di Gaza di beni essenziali per la popolazione, in particolare aiuti alimentari, oltre a beni sanitari di prima necessità”.
Ha aggiunto il vicepremier: “Siamo estremamente allarmati per la gravissima situazione sul terreno – prosegue il Vice premier – e l’iniziativa che abbiamo messo in campo ha l’obiettivo di contribuire fattivamente a evitare una catastrofe umanitaria a Gaza”.