Terme di Caracalla, torna l’acqua dopo 1500 anni: inaugurato lo “Specchio”

Nella suggestiva cornice delle Terme di Caracalla, un nuovo capitolo al via con l’inaugurazione dello Specchio d’Acqua, presentato in una cerimonia che ha coinvolto esperti, autorità e appassionati dell’arte e della storia romana. Questo audace intervento, orchestrato dalla Soprintendenza speciale di Roma, segna il ritorno dell’acqua nel sito iconico dopo un intervallo di 1500 anni.

Acqua alle Terme di Caracalla: l’ambizioso progetto

Daniela Porro, soprintendente speciale di Roma, ha delineato l’importanza di questo progetto, sottolineando l’obiettivo di creare un legame tangibile tra il passato glorioso delle Terme di Caracalla e la vitalità culturale contemporanea della città eterna.

“Con questo spettacolare Specchio desideriamo innescare un processo di rinnovamento e di apertura alla città in uno dei siti archeologici più importanti della Capitale. Il ritorno dell’acqua vuole essere simbolo concreto di riconnessione con l’antico” ha commentato Porro.

Un luogo di intrattenimento e riflessione

Lo Specchio d’Acqua, con la sua forma lineare e minimalista, è concepito per offrire uno spazio flessibile in cui arte, spettacolo e creatività possano confluire in armonia.

La nuova struttura, oltre a servire da elemento architettonico distintivo, sarà anche un palcoscenico vivace per una varietà di eventi culturali.

Dalla musica classica alle performance teatrali, dai dibattiti alle esposizioni artistiche, lo Specchio d’Acqua promette di trasformarsi in un punto di riferimento per la scena artistica romana.

Conferenze, concerti e spettacoli di danza avranno luogo su questo palcoscenico unico, immergendosi nella magica atmosfera delle Terme di Caracalla.

Il commento della direttrice del sito

Mirella Serlorenzi, direttrice delle Terme di Caracalla, ha sottolineato l’importanza di questo progetto nel contesto di un’impostazione più ampia volta a restituire l’antica grandezza del sito.

“La realizzazione dello specchio d’acqua è il primo elemento di un progetto integrale finalizzato a restituire la percezione di questi luoghi come erano nell’antichità. L’acqua, un elemento assente da oltre mille anni, torna in maniera determinante ma rispettosa delle rovine” ha commentato Serlorenzi.

“In un gioco di specchi la natatio esce dal corpo dei bagni e si pone assialmente nei giardini, duplicando l’imponente calidarium. Un segno contemporaneo, come contemporanea è la nostra comprensione delle rovine, che crea una sorta di metaverso concettuale e riattiva attraverso i giochi d’acqua e le nebulizzazioni il ricordo della antica funzione delle Terme di Caracalla”.



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