Prestazioni sanitarie nel Lazio, Rocca: “Ridotti i tempi di attesa del 30%”

Nel Lazio si assiste a un miglioramento significativo delle prestazioni sanitarie, con una riduzione media del 30% nei tempi d’attesa per esami complessi come la risonanza magnetica. Attualmente, più di 1,2 milioni di prestazioni possono essere prenotate tramite il sistema Recup, rappresentando il 26% delle prestazioni totali offerte dal privato convenzionato. Questo dato è destinato a crescere nel corso dell’anno, poiché sempre più strutture private si integrano nella piattaforma Recup per aumentare l’offerta di visite ed esami.

I risultati della riduzione dei tempi d’attesa con Recup Lazio

Le nuove prenotazioni effettuate tramite il call center Recup sono aumentate costantemente, con una significativa diminuzione dei tempi d’attesa per esami come la risonanza magnetica.

Ad esempio, per la risonanza magnetica del cervello e del tronco encefalico, si è registrato un taglio dell’attesa del 36,5%, passando da 1.175 a 2.192 esami nei primi tre mesi del 2023 e 2024 rispettivamente.

Il tempo d’attesa è diminuito notevolmente anche per la risonanza magnetica senza contrasto, registrando una riduzione del 36,11%.

Le prenotazioni per le RM della colonna senza contrasto sono aumentate del 112%, passando da 4.194 a 8.882, con un’attesa media ridotta del 35,97%.

Le risonanze magnetiche per l’addome inferiore e lo scavo pelvico con contrasto sono più che raddoppiate, salendo da 565 a 1.291, con una diminuzione del tempo d’attesa del 17,38%.

Il commento del governatore Rocca

“Stiamo mettendo in campo tutte le energie e le risorse che abbiamo e abbiamo trovato per risolvere il problema delle liste d’attesa per le visite mediche” ha commentato il Governatore Rocca.

Il lavoro è complesso “perché mancavano oltre 4 milioni delle prestazioni di diagnostica e specialistica ambulatoriale che la Regione pagava e non erano nel Recup, che lasciava al privato campo libero per potersi programmare queste prestazioni” ha chiarito Rocca.

“Abbiamo obbligato i privati a mettere le loro agende a disposizione del Recup” ha sottolineato il Presidente della Regione, che ha specificato come per 27 strutture sanitarie private che non hanno adempiuto è stato cancellato l’accreditamento con il sistema sanitario regionale.



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