Falso allarme bomba questa mattina nella sede del ministero della Cultura a Roma. Il palazzo è stato evacuato con centinaia di persone fatte uscire per effettuare i controlli all’interno delle stanze. Uno zainetto abbandonato è stato trovato e analizzato ma all’interno non c’era nulla di sospetto. Al termine delle verifiche è stato dato il cessato allarme con il rientro delle persone nella sede del dicastero al collegio romano.
Roma, falso allarme bomba nella sede del ministero della Cultura: la segnalazione con una telefonata anonima
A dare l’allarme una telefonata anonima che sarebbe arrivata alla portineria del ministero al collegio romano. La segnalazione delle 11.25 circa avvisava della presenza di un pacco bomba all’interno dell’edificio. Secondo quanto riportato dalle agenzie al telefono un uomo italiano senza inflessioni riconoscibili.
Evacuato palazzo
Sul posto sono intervenuti gli artificieri che hanno verificato stanza dopo stanza che non ci fossero elementi di pericolo nel palazzo evacuato.
Nella sede del ministero era in corso un incontro con gli operatori di settore della danza dal titolo dal titolo `Verso il primo codice dello spettacolo’ alla presenza del sottosegretario Gianmarco Mazzi e il direttore generale dello spettacolo, Antonio Parente. Al momento le persone che erano all’interno del palazzo si trovano in strada.
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“Sono attesi a momenti étoile della danza come Roberto Bolle, Eleonora Abbagnato e molti altri. Speriamo di poter riprendere al più presto i lavori”, ha spiegato Mazzi all’Ansa.
Sangiuliano: “Scritte in arabo al Mic, minacce anche su mio profilo Facebook”
Davanti al dicastero evacuato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha parlato con i cronisti sul posto. “Nei giorni scorsi – ha detto il ministro – sono apparse alcune scritte in arabo sul muro del Mic al collegio romano. Oggi un allarme bomba, in questo momento ci sono dei controlli ma le nostre forze dell’ordine sono le migliori al mondo”.
“Io stesso ho ricevuto alcune minacce in arabo sul mio profilo Facebook e ho fatto regolare denuncia ai carabinieri. Questo non significa che ci sia una connessione tra i due eventi” ha aggiunto il ministro.