Si è tenuto venerdì 15 marzo in Campidoglio l’evento “Roma circolare – Per una nuova economia: Roma fa la differenza”, organizzato dall’assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti. L’incontro, guidato dall’assessora Sabrina Alfonsi, si concentra sull’economia circolare e lo sviluppo sostenibile nella capitale. Il sindaco Roberto Gualtieri e il presidente dell’Assemblea Capitolina, Svetlana Celli, hanno inaugurato l’evento, che include discussioni su vari temi, tra cui l’economia circolare nelle città e i consorzi di filiera per Roma Capitale.
Roma Circolare, una nuova economia per la Capitale
Il convegno “Roma Circolare” si inserisce nell’ambito del Piano per una gestione sostenibile dei rifiuti di Roma Capitale, che mira a chiudere il ciclo all’interno del territorio comunale.
Questo ambizioso progetto si basa su quattro pilastri fondamentali: riduzione della produzione di rifiuti, aumento della raccolta differenziata e del riciclo, completamento dell’impiantistica di trattamento e riduzione delle emissioni di gas serra.
Uno degli obiettivi chiave del piano è incrementare il tasso di raccolta differenziata fino al 70% entro il 2035, con il potenziamento della rete di centri di raccolta e l’ottimizzazione della logistica.
Roma Circolare, la sfida della riduzione dei rifiuti
Un altro obiettivo cruciale del Piano è ridurre la produzione complessiva di rifiuti, puntando a un abbattimento dell’8,3% entro il 2035.
Questo sarà possibile attraverso accordi con i settori produttivi, campagne di sensibilizzazione e progetti per ridurre gli sprechi alimentari.
Inoltre, l’utilizzo dei Centri del Riutilizzo e la digitalizzazione dei servizi contribuiranno a raggiungere l’ambizioso obiettivo.
Il commento dell’assessora Sabrina Alfonsi
“In un contesto mondiale nel quale assistiamo allo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali non energetiche” ha dichiarato l’assessora Sabrina Alfonsi “dove l’utilizzo di materie prime vergini è triplicato negli ultimi quarant’anni, l’economia circolare rappresenta una opportunità e ci indica la strada da percorrere per il modello di sviluppo che vogliamo perseguire”.
“Il modello circolare sostituisce il concetto di rifiuto con quello di risorsa, puntando a ridurre il consumo di materie prime e aumentando l’efficienza nell’uso dei materiali verso la massimizzazione del riutilizzo e del riciclo. Un processo che trasforma lo scarto in materia utile a un altro ciclo produttivo” ha sottolineato Alfonsi.