Nuovo blitz del movimento femminista Bruciamo tutto a Roma. Dopo la protesta in Campidoglio e quella nella metro, le attiviste questa mattina sono entrate in azione su Lungotevere in Sassia all’altezza di Ponte Principe Amedeo Savoia Aosta.
Blitz femministe a Roma: traffico bloccato sul Lungotevere tra vernice rosa e balli
In cinque hanno bloccato il traffico sul Lungotevere verso piazza della Rovere gettando vernice rosa e fucsia sulle strisce pedonali poi hanno iniziato a ballare la danza della pizzica e suonare tamburelli e secchi di vernice mentre gli automobilisti cercavano di passare tra un attivista e l’altro. Tra gli insulti e i clacson suonati ad ogni semaforo verde.
La rabbia degli automobilisti
Sul posto agenti della polizia locale che hanno tentato di spostare i manifestanti. Una volta ai margini della strada perĆ² gli attivisti recuperavano il posto sulle strisce, ballando e sventolando gli striscioni di Bruciamo tutto davanti agli automobilisti infuriati. C’ĆØ chi propone di andare a ballare a piazza Navona “E’ qui vicino” e chi scende dal mezzo per insultare i manifestanti.
Il blitz iniziato oggi 13 marzo intorno alle 8.45 si ĆØ concluso dopo una quindicina di minuti. Sul posto sono intervenute unitĆ della Polizia di Stato, per la gestione dei manifestanti e gli accertamenti del caso. Diverse le pattuglie della Polizia Locale, con i Gruppi I Prati, I Centro Storico e Gruppo Pronto Intervento Traffico, impegnate nel ripristino della viabilitĆ tornata regolare in breve tempo.
Le richieste dei manifestanti
“Abbiamo scelto di ballare la pizzica – ha detto uno dei manifestanti ai microfoni di Agtw – per il suo significato: simboleggia lāespulsione del veleno della tarantola che colpiva le donne nei campi durante la mietitura. Oggi siamo qua per espellere il veleno del patriarcato attraverso il balloā.
La richiesta del movimento Bruciamo tutto ĆØ āun reddito di liberazione per aiutare tutte le persone vittime di violenza domestica con un sostegno economico concreto per aiutarle ad uscire dalle situazioni di oppressioneā.