Blitz nelle stazioni metro B a Roma di un gruppo di donne che armate di bombolette spray hanno vandalizzato con scritte rosa almeno tre treni e imbrattato le stazioni della metropolitana da Laurentina a Piramide.
Blitz femminista a Roma nelle stazioni della metro B, scritte rosa su treni e fermate
Protagoniste dell’atto di vandalismo sarebbero una cinquantina di femministe che hanno scritto con vernice rosa frasi come “sorella non sei sola”, “le streghe son tornate” e ancora “Meno polizia, più transfemminismo”.
Messaggi firmati Aracne, un collettivo transfemminista che aveva annunciato via social le “passeggiate indecorose” per chiedere “sicurezza sulle strade e sui mezzi pubblici”.
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Il blitz è scattato intorno alle 19 di ieri venerdì 1 marzo quando il gruppo di donne, alcune con il volto coperto da passamontagna, è entrato nella metro B fra le stazioni di Laurentina e Piramide vandalizzando oltre alle fermate della metropolitana almeno tre treni, imbrattati anche con bombolette spray.
Vernice rosa da Laurentina a Piramide
Entrate alla stazione Laurentina hanno spruzzato la vernice rosa sul treno e sulle pareti poi sono salite sul convoglio ed hanno ripetuto gli atti vandalici ad altre stazioni fino a Piramide dove si sono disperse.
Il gruppo è stato quindi intercettato dalla polizia su via Marmorata a poca distanza dalla fermata di Piramide: oltre 50 le donne che sono state fermate e identificate dagli agenti.
Atac: “Rischio treni fuori servizio”
Atac ha immediatamente allertato le Forze dell’ordine. “L’azienda inizierà subito le operazioni di pulizia e di riordino dei mezzi e delle stazioni, ma, – ha fatto saper Atac in una nota – oltre ai costi provocati da questi comportamenti incivili, vi è il rischio di non aver domani (oggi ndr) i treni a disposizione per il servizio“.
Blasi: “Mai visto uno spiegamento di forze per qualche scritta”
“Circa 50 ragazze, quasi tutte minorenni appartenenti ad un collettivo transfemminista, sono state fermate in maniera spropositata da due blindati e decine di agenti in assetto antisommossa che ne pretendevano l’identificazione” ha scritto in una nota l’assessore Luca Blasi di Sinistra Italiana del Municipio Roma 3.
“Un ennesimo segnale – continua Blasi – del clima avvelenato già denunciato dal presidente Mattarella, mai visto in tanti anni uno spiegamento di forze per qualche scritta sui muri riportante il numero dei centri anti violenza a pochi giorni dallo sciopero transfemminista dell’8 marzo”.